Il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e l’Agenzia Ice mettono a disposizione delle micro e piccole e medie imprese i contributi a fondo perduto per l’export digitale. L’obiettivo è quello di favorire lo sviluppo dell’attività di intermediazione delle imprese, organizzate anche in consorzi e reti. L’importo minimo dei contributi a fondo perduto è di 4 mila euro; quello massimo è di 22.500 euro.
Contributi a fondo perduto per l’export digitale: che cosa sono?
I contributi a fondo perduto per l’export digitale consistono in incentivi per acquistare soluzioni digitali che permettano alle imprese di incrementare il processo di internazionalizzazione. L’incentivo è pari a 4 mila euro al netto dell’Iva, per spese pari a 5 mila euro effettuate dalle micro imprese; gli aiuti salgono a 22.500 euro per i consorzi e le reti imprese sulle spese ammissibili.
Quali investimenti prevedono i contributi a fondo perduto dell’export digitale delle imprese?
Gli investimenti che si possono effettuare mediante i contributi a fondo perduto dell’export digitale consistono:
- nel realizzare i siti di commercio elettronico o le applicazioni mobili;
- nell’implementare strategie di comunicazione, di informazione e di promozione che consentano una presenza on line delle imprese più ampia;
- nel fruire di servizi di consulenza relativi ai processi organizzativi e al capitale umano;
- nel sottoscrivere abbonamenti alle piattaforme specializzate a gestire la visibilità e il content marketing.
Quali sono le imprese che possono richiedere i contributi a fondo perduto per l’export digitale?
Le imprese che possono richiedere i contributi a fondo perduto per l’export digitale sono:
- le micro imprese (numero di dipendenti inferiori a dieci e fatturato non eccedente i 2 milioni di euro all’anno) e le imprese organizzate in reti e consorzi del manifatturiero, organizzate in società; ditte individuali; artigiani; consorzi; reti;
- tra le micro imprese ammesse si indicano le industrie alimentari; le industrie di confezionamento di articoli di abbigliamento, di pelle e pelliccia; aziende per la fabbricazione dei prodotti in metallo; le imprese dei mobili e del legno; altre attività produttive come macchinari, apparecchiature, pelle, stampa, gomma, plastica, chimica, elettromedicali, elettronica e gioielli.
Come si presenta la domanda per il bonus export digitale?
La domanda del bonus export digitale deve essere presentata tramite la piattaforma messa a disposizione da Invitalia. Per l’accesso è necessario dotarsi di uno Spid. La sezione di riferimento è quella relativa alla misura del “Bonus per l’export digitale”. La prenotazione dei contributi a fondo perduto avviene in due momenti. Nel primo è necessario compilare la domanda dal 10 maggio al 15 luglio 2022; nel secondo l’impresa dovrà presentare la domanda vera e propria entro la stessa data di scadenza, ovvero il 15 luglio 2022.
Presentazione domanda contributi export digitale: di cosa c’è bisogno?
Per presentare domanda è dunque necessario avere:
- lo Spid per l’identificazione e l’accesso alla piattaforma;
- una casella di posta elettronica certificata (Pec) che sia attiva;
- la firma digitale.
Infine, ogni micro impresa può presentare un’unica domanda, sia considerata singolarmente che come partner di reti di imprese o di consorzi.