Andiamo a vedere, in questa rapida ma scrupolosa guida, come funziona fare l’ assistente sociale e quanto può guadagnare nel 2022.
Assistente sociale: di che lavoro si tratta
Lo svolgere il lavoro di assistente sociale non è semplice, trattandosi di un impiego a sostegno della collettività che si occupa dei più bisognosi.
Attualmente, però nel mondo del lavoro, sta diventando una figura professionale piuttosto ricercata. Ma, sostanzialmente, cosa fa e quanto guadagna un assistente sociale?
Di norma, possiamo dire che le sue mansioni sono finalizzate a prevenire e risolvere situazioni di disagio sociale.
Tra i suoi compiti ha quello di seguire le pratiche per l’adozione, l’affido e il pre-affido, sostenere le famiglie che si trovano in stato di difficoltà, ed occuparsi di soggetti con problematiche di salute mentale e di tossicodipendenza, od anche di minori a rischio, oltre che occuparsi dell’inserimento degli immigrati.
Come diventare assistenti sociali
Ma fare l’assistente sociale è un lavoro che può svolgere chiunque o occorrono requisiti specifici?
Occorre sapere che per poter diventare assistente sociale è obbligatorio essere in possesso di una laurea triennale appartenente alla classe L 39 Servizio sociale. Nel percorso di laurea, sono previsti dei periodi di tirocinio per iniziare a fare confidenza con la professione e acquisire esperienza sul campo.
Una volta finiti gli studi universitari, è previsto un esame di abilitazione professionale, il quale consente l’iscrizione all’albo professionale.
Dunque, per poter essere assistente sociale specialista occorre conseguire una laurea magistrale in Servizio sociale e politiche sociali. Pure in questo caso, occorre in seguito superare l’esame di abilitazione prima di potersi iscrivere all’albo professionale.
Quanto guadagna un assistente sociale
Veniamo, dunque al nocciolo della questione, ovvero il guadagno per questa professione.
Possiamo dire che per rispondere a questa domanda è importante il tipo di posizione che si ricopre ed anche i livelli raggiunti.
Ad ogni modo, si tratta di un lavoro non sempre semplice, che richiede una forte dose di motivazione e di consapevolezza. A volte, infatti, dall’attività dell’assistente sociale può dipendere il destino di intere famiglie e bisogna essere pronti ad affrontare anche le situazioni più delicate.
Tuttavia, per tracciare un quadro sul guadagno diciamo che si va da un minimo di 850 euro netti mensili fino ad arrivare ad un massimo di circa 2.000 euro.
In Italia, lo stipendio medio di un assistente sociale è di circa 1.350 euro netti al mese, ovvero circa 24.300 euro lordi all’anno. Quello che può fare la differenza è, come detto l’esperienza raggiunta, tanto è che un assistente sociale che non abbia almeno tre anni di esperienza lavorativa alle spalle arriva a guadagnare circa 900 euro al mese, mentre nella fascia intermedia della carriera, cioè con un’esperienza compresa tra i quattro e i nove anni, percepisce uno stipendio intorno ai 1.200 euro netti al mese.
Cos’altro c’è da sapere
Ad ogni modo, vanno considerate alcune variabili
Infatti, nello stipendio di un assistente sociale incidono oltre all’esperienza lavorativa le seguenti cose:
- la tipologia di lavoro svolto. A tal proposito, possiamo dividere tre tipologie differenti – la prima, relativa al servizio sociale organizzativo; la seconda, inerente alle relazioni pubbliche sociali; la terza, inerente all’intervento psicosociale;
- le fasce di età dei soggetti con i quali lavora (minori, anziani o persone di qualsiasi età);
- l’ambito di riferimento: vale a dire, per porre un esempio, quello delle adozioni piuttosto che delle dipendenze o della tutela dei minori.
Questo, dunque è quanto di più utile e necessario vi fosse da sapere in merito alle modalità, alle funzioni per svolgere il ruolo di assistente sociale ed ai possibili guadagni del mestiere.