La disciplina ora vigente esclude i precari della scuola con contratto in scadenza a giugno dalla platea dei beneficiari del bonus di 200 euro per il contrasto ai rincari. È corsa ai ripari per evitare questa disparità di trattamento probabilmente dovuta a una svista.
Chi riceve il Bonus di 200 euro nel mese di luglio?
Il bonus di 200 euro previsto dal Governo con il decreto legge 50 del 2022 viene erogato a una vasta platea di persone, tra questi vi sono i lavoratori dipendenti che lo ricevono in busta paga, inoltre ci sono i pensionati che lo ricevono con il pagamento del mese di luglio, insieme alla quattordicesima, se dovuta, e i lavoratori autonomi. I lavoratori autonomi, con o senza partita Iva, devono però attendere un successivo decreto attuativo da emanare entro il 17 giugno 2022. Ricordiamo che per i lavoratori autonomi è previsto un fondo specifico del valore di 500 milioni di euro.
Per conoscere tutti i beneficiari, leggi l’articolo: Bonus 200 euro, chi lo prenderà e quando
Perché i precari scuola non ricevono il bonus 200 euro previsto dal Governo?
Sono però molti i precari scuola che hanno espresso perplessità, infatti di sicuro non superano la soglia di 35.000 euro di reddito prevista come limite per poter ottenere il bonus, però allo stesso tempo non riceveranno la busta paga nel mese di luglio e di conseguenza non hanno diritto a percepire questo importante aiuto contro i rincari. Cosa succede quindi ai precari scuola?
E’ bene precisare che i precari che non hanno contratto fino a giugno 2022 e che di conseguenza risultano disoccupati, possono ricevere il bonus di 200 euro insieme alla NASpI ( Nuova Assicurazione per l’Impiego). Restano invece esclusi quelli con contratto fino a giugno.
Cosa prevede l’emendamento del M5S per i precari scuola?
A colmare questa lacuna ha pensato il M5S che ha presentato un emendamento volto a estendere ai precari scuola il bonus 200 euro. L’emendamento presentato punta a includere tra i beneficiari del Bonus 200 euro anche tutto il personale precario della scuola con scadenza del contratto a giugno.
A firmare l’emendamento ci sono: Margherita del Sesto, prima firmataria, e Manuel Tuzi, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Cultura alla Camera.
I proponenti hanno sottolineato come la disciplina del Bonus di 200 euro senza questa importante integrazione, che probabilmente non c’è stata per una semplice svista e non per malafede, crei disparità tra precari, inoltre penalizza una moltitudine di persone che deve già affrontare le mille difficoltà legate al precariato che spesso nel mondo della scuola dura tanti anni. L’emendamento presentato riguarda tutti i precari della scuola in quanto è rivolto non solo al personale docente, ma anche al personale ATA.