Sono 560 mila le assunzioni previste dalle imprese per il mese di giugno 2022, con 4 offerte su 5 che non produrranno altrettante assunzioni per via della carenza delle professionalità e delle competenze richieste. Rispetto allo scorso mese, le aspettative sono positive in tutti i settori economici (+ 25,9% di assunzioni previste) tranne per il manifatturiero e il settore delle costruzioni che confermano le difficoltà della prima parte del 2022. Rispetto al 2021 le assunzioni nei due settori sono scese di circa il 20%. Ecco quali sono i settori che tirano di più e le 10 offerte di lavoro più richieste dalle imprese secondo il Bollettino del Sistema informatico Excelsior realizzato da Anpal e Unioncamere.
Offerte di lavoro, quali sono i settori in cui si assumerà di più?
Rispetto al mese di maggio cresce l’industria con 131 mila assunzioni previste (+ 32 mila su maggio ma altrettanti in meno rispetto allo stesso mese del 2021); in tutto il trimestre, da giugno ad agosto, l’industria assorbirà nuove risorse lavorative per 328 mila unità. Nello specifico delle lavorazioni, le industrie meccaniche ed elettroniche segneranno 21 mila entrate; quelle matallurgiche e delle produzioni in metallo 17 mila; le industrie alimentari 13 mila.
Servizi e turismo si confermano i settori con maggiori opportunità di lavoro
Tira il settore dei servizi che, nel mese di giugno, prevede la copertura di 428 mila posti (+ 83 mila rispetto a giugno). In tutto il trimestre, i servizi assorbiranno oltre un milione di nuove forze lavorative in tutta Italia. Interessante è soprattutto la domanda di lavoro nel comparto turistico che, per questo mese, ha previsto assunzioni per 157 mila posti e altri 74 mila per i servizi alle persone. Il commercio segna il + 10,2% rispetto a maggio e il + 34,6% rispetto a giugno di un anno fa: le assunzioni a giugno saranno 70 mila.
Lavoro, cresce la percentuale di imprese che non riesce a trovare i profili ideali
Parallelamente alle assunzioni previste dalle imprese, cresce la percentuale di posti e di offerte di lavoro che andranno deserti per mancanza di candidati ideali. Il mismatch cresce di 9 punti percentuali rispetto a giugno dell’anno scorso con punte maggiori per gli operai specializzati (53,1%, più di un posto su due andrà deserto), le professioni tecniche (circa un posto su due, il 48,3%) e le professioni altamente tecniche, i dirigenti e le competenze intellettuali e scientifiche a elevata specializzazione.
In quali settori le imprese cercano maggiori candidati nelle offerte di lavoro?
Tra i settori che stanno dando maggiori opportunità di lavoro si ritrovano:
- gli impiegati, le professioni commerciali e nei servizi con 242.060 opportunità di impiego;
- gli operai specializzati e i conduttori degli impianti e delle macchine con 135.150 offerte di lavoro;
- i dirigenti, le professioni a elevata specializzazione e tecnici con 94.160 offerte di lavoro previste attualmente;
- le professioni non qualificate nelle costruzioni, nella logistica (facchini e corrieri), nelle attività commerciali e nei servizi, nei servizi di pulizia e in altri servizi alle persone, nelle attività industriali con 87.990 offerte di lavoro.
Quali sono le 10 offerte di lavoro più presenti e più richieste dalle imprese?
Più nel dettaglio delle competenze e delle specializzazioni, ecco quali sono le 10 offerte di lavoro più richieste dalle imprese:
- i cuochi, i camerieri e le altre professioni dei servizi turistici con 123.590 assunzioni previste a giugno;
- il personale non qualificato nei servizi di pulizia e negli altri servizi alle persone con 53.880 opportunità di lavoro;
- gli operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici con 32.210 offerte di lavoro;
- i commessi e altro personale qualificato nei negozi e negli esercizi all’ingrosso con 31.780 opportunità di lavoro;
- conduttori di mezzi di trasporto con 29.670 offerte di lavoro;
- i tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione con 22.830 offerte di lavoro;
- il personale di amministrazione, di segreteria e dei servizi generali con 21.860 opportunità di impiego;
- gli operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche con 20.870 assunzioni previste dalle imprese;
- il personale non qualificato nella logistica, i facchini e i corrieri con 18.080 offerte di lavoro;
- gli addetti all’accoglienza, alle informazioni e all’assistenza dei clienti con 17.850 offerte di lavoro.
Quali altri lavori sono maggiormente richiesti dalle imprese?
Oltre alle prime 10 posizioni per offerte di lavoro presenti sul mercato da parte delle imprese, sono richieste anche altre mansioni, come:
- i tecnici delle vendite, del marketing e della distribuzione commerciale con 17.500 assunzioni delle imprese.
- gli operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in altri settori con 16.270 opportunità di lavoro;
- i tecnici della sanità, dei servizi sociali e dell’istruzione con 12.970 offerte di lavoro;
- commessi e altro personale qualificato nella grande distribuzione con 12.760 opportunità di lavoro;
- le professioni specifiche nei servizi di sicurezza, di vigilanza e di custodia con 12.050 assunzioni previste;
- gli operatori dell’assistenza sociale, in istituzioni o domiciliari con 11.910 assunzioni previste dalle imprese;
- gli operai specializzati e i conduttori di impianti nell’industria alimentare con 9.490 offerte di impiego;
- i tecnici amministrativi, finanziari e della gestione della produzione con 8.890 offerte di lavoro;
- il personale non qualificato nelle attività commerciali e nei servizi con 8.790 assunzioni previste dalle imprese;
- i progettisti, gli ingegneri e le professioni assimilate con 8.020 offerte di lavoro.
Quali sono le 10 professioni per le quali le imprese fanno più fatica a trovare i candidati ideali?
Parallelamente alle nuove assunzioni, cresce la percentuale di difficoltà di reperimento delle figure professionali ideali ricercate dalle imprese. Ecco nel dettaglio quali sono le mansioni e le competenze più difficili da trovare con la percentuale di difficoltà:
- farmacisti, biologi e altri specialisti delle scienze della vita con il 76,1% di difficoltà;
- dirigenti e direttori con il 74,2% dei posti di lavoro che non vedranno assunzioni per mancanza di competenze dei candidati;
- medici e altri specialisti della salute con il 63,2% di difficoltà;
- operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche con il 57,7% di difficoltà;
- tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione con il 56,6% di difficoltà;
- gli operai specializzati nelle industrie del legno e della carta con il 56,5% di difficoltà;
- operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in altri settori con il 56% di difficoltà;
- specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche con il 55,2% di difficoltà;
- tecnici della salute, dei servizi sociali e dell’istruzione con il 54,6% di difficoltà;
- conduttori di mezzi di trasporto con il 50,8% di difficoltà.