Per trasmettere una fattura elettronica in Italia c’è un unico canale che garantisce, ai sensi di legge, la consegna al destinatario ed il pieno rispetto della normativa fiscale vigente. Si tratta, nello specifico, del cosiddetto Sistema di Interscambio (SdI) che è gestito dall’Agenzia delle Entrate. Per la correttezza del ciclo di fatturazione elettronica, inoltre, i dati devono essere trasmessi attraverso lo standard XML, che è una sigla che sta per eXtensible Markup Language.
Con il Fisco che, nell’acquisire la fattura elettronica, analizza di dati del tracciato XML, effettua le opportune verifiche e poi, se è tutto ok, procede con la consegna dell’e-fattura al destinatario. Vediamo allora, nel dettaglio, cos’è per la fatturazione elettronica il tracciato XML, e perché di conseguenza è così importante.
Cos’è il tracciato XML per le fatture elettroniche
Riguardo a cos’è per la fatturazione elettronica il tracciato XML la risposta è semplice. In quanto si tratta del codice di cui è composto il file della e-fattura da inviare al Sistema di Interscambio. Quello XML, in particolare, è un formato ad alta leggibilità così come è anche molto leggero per la lettura e per il salvataggio su computer.
L’SdI verifica proprio che i dati del tracciato XML siano corretti. Al fine di procedere poi alla validazione della fattura elettronica ed all’invio al destinatario. In mezzo, tra la validazione e l’invio, l’Agenzia delle Entrate registra la fattura elettronica nel suo database.
Perché le e-fatture che transitano sull’SdI non possono essere duplicate o modificate
Al destinatario la fattura elettronica, transitando dal Sistema di Interscambio (SdI), sarà consegnata nel cassetto fiscale oppure sarà acquisibile attraverso il proprio software di fatturazione elettronica utilizzato. In più, per evitare che le fatture elettroniche possano essere modificate o duplicate nel tempo, a far fede è lo stampo temporale ed anche la firma elettronica.
Generazione del file XML per le e-fatture, dai software accreditati agli applicativi gratuiti del Fisco
I software accreditati di fatturazione elettronica, compilando i vari campi per la generazione del documento digitale, creano il file XML in automatico. E lo stesso dicasi pure per gli applicativi gratuiti che sono messi a disposizione per i titolari di partita IVA da parte dell’Agenzia delle Entrate. Ovverosia, l’app FatturAE ed il portale ‘Fatture e Corrispettivi‘ con accesso tramite le proprie credenziali.