Sono tre i tipi di fattura elettronica che in Italia un operatore economico può generare e trasmettere. La fattura elettronica ordinaria, la FatturaPA, ovverosia quella verso la Pubblica Amministrazione, e la fattura elettronica semplificata.
Con quest’ultima che si può spiccare solo rispettando opportune condizioni. Vediamo allora, nel dettaglio, proprio come e quando si può emettere una fattura elettronica semplificata. E quali sono, di conseguenza, i relativi vantaggi.
Emissione della fattura elettronica semplificata, attenzione al limite di importo ed al tipo di operazione
Sulla generazione e sulla trasmissione di una fattura elettronica semplificata c’è da dire, prima di tutto, che l’importo IVA inclusa non può mai superare i 400 euro. Come corrispettivo finalizzato a certificare operazioni su beni e servizi.
Inoltre, rispettando il limite di importo previsto, la fattura elettronica semplificata, rispetto a quella ordinaria, è ammessa a patto che non si tratti di cessioni intracomunitarie. Rispetto a quella ordinaria, inoltre, la fattura elettronica semplificata presenta il vantaggio relativo alla compilazione di un minor numero di campi obbligatori.
Quali sono i vantaggi della fattura elettronica semplificata rispetto a quella ordinaria
Nel dettaglio, con la fattura elettronica semplificata basta indicare la partita IVA o il codice fiscale. Senza obbligo di andare ad inserire tutti i dati completi del cliente così come avviene per la generazione della fattura elettronica ordinaria.
Inoltre, per i beni o per i servizi legati alla fatturazione, con la fatturazione elettronica semplificata non è obbligatoria la descrizione dettagliata. Ma basterà una descrizione sommaria. Così come nella fattura elettronica semplificata si indica il totale IVA inclusa e non il totale e l’imposta sul valore aggiunto.
Quali sono i campi obbligatori per la generazione di una fattura elettronica semplificata
Detto questo, i campi obbligatori, per la generazione di una fattura elettronica semplificata, sono rappresentati dal numero della fattura che deve essere univoco e sempre in sequenza; la data di emissione; i dati propri e quelli semplificati del cliente; l’importo complessivo della fattura elettronica semplificata comprensivo di IVA.
Quindi, la fattura elettronica ordinaria e la fattura elettronica semplificata ai fini fiscali hanno la stessa validità. Pur tuttavia, se la fattura elettronica ordinaria si utilizza per tutte le transazioni, l’uso di quella semplificata, per quanto detto e descritto, presenta delle limitazioni sia per quel che riguarda l’importo, sia per i casi di utilizzo.