In questa rapida guida andremo a vedere come funziona la cessione di usufrutto, con annessi costi e procedure.
Cessione di usufrutto: di cosa si tratta
Innanzitutto, partiamo dal cuore della questione, ovvero cosa vuol dire effettuare la cessione di usufrutto.
Quando si parla di cessione di usufrutto si intende il trasferimento dell’usufrutto da una persona ad un’altra. Trattasi dunque di un’operazione giuridica conseguente alla costituzione voluta dal nudo proprietario, il quale per primo crea il diritto di usufrutto su un proprio bene.
Nei prossimi paragrafi andiamo a vedere quali sono i costi e le procedure.
Cessione di usufrutto: la procedura di acquisto
Una volta stabilito che cos’è l’usufrutto, scopriamo più nel dettaglio come è possibile procedere all’acquisto dello stesso. L’usufrutto può costituirsi per legge: basti pensare all’usufrutto legale dei genitori sui beni dei propri figli minorenni. In questi casi, qualora il figlio erediti un immobile da un parente, i genitori avranno, per legge, l’usufrutto su tale bene (art. 324 c.c.).
Un altro modo di acquisto è per successione. Ovvero, il proprietario di un immobile potrebbe lasciare il diritto di usufrutto in favore di un soggetto. Alla dipartita del proprietario, il beneficiario di quella disposizione testamentaria diviene in automatico usufruttuario dell’immobile, per tutta la sua vita o per un tempo stabilito sul testamento.
Riguardo alla cessione dell’usufrutto mediante contratto, quindi con forma scritta, il proprietario di un immobile costituisce il diritto di usufrutto in favore di una certa persona, previa pagamento del prezzo (quindi una vendita dell’usufrutto), od anche a titolo gratuito, ovvero previa donazione. Terminato il contratto, il proprietario sarà ora nudo proprietario del bene, invece l’usufrutto sarà in capo al soggetto acquirente. In questo caso, l’usufrutto potrà durare per tutta la vita dell’usufruttuario, oppure per il termine stabilito nel contratto.
Costi della cessione di usufrutto
Ma quali sono, dunque i papabili costi per la cessione di usufrutto?
Come detto poco sopra, una delle modalità per acquistare il diritto di usufrutto è attraverso un contratto stipulato col proprietario dell’immobile, andando a costituire in favore dell’acquirente tale diritto. Tuttavia, la cessione potrebbe prevedere il pagamento di un prezzo (nota come cessione a titolo onerosa).
In questo caso, il costo principale in capo all’usufruttuario consiste proprio nel pagamento del prezzo al proprietario.
Va, inoltre considerato il pagamento delle imposte.
Lo scenario, in tal senso, va a cambiare in base alla presenza delle agevolazioni fiscali o meno: in caso in cui l’acquirente (dell’usufrutto) non possegga altri immobili nel Comune in cui si trova quello inerente al contratto, oppure non ha altri immobili sul territorio nazionale acquistati con le agevolazioni fiscali, avrà possibilità di chiedere il beneficio per l’acquisto della prima casa. In questo caso, vi sarà un’imposta di registro da pagare del 2%.
Differentemente dall’acquisto della proprietà di un immobile vi deve essere attenzione al coefficiente da applicare al caso specifico, andando a visionare le tabelle fornite dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per l’anno in corso.
In parole semplici, quando si acquista l’usufrutto a vita su un immobile, ci sono delle tabelle (che si possono trovare anche su internet) che servono per calcolare il valore del diritto in parametro all’età dell’usufruttuario.
Infatti, più l’acquirente sarà maturo di età, meno varrà il diritto di usufrutto (rapportato al valore della piena proprietà), tenendo in considerazione un’ ipotesi minore di aspettativa di vita. In base al valore dell’usufrutto andrà a variare anche una differente imposizione fiscale.
In ultimo, ma non ultimo, dovrà corrispondersi l’onorario al notaio per il rogito.
Questo, dunque è quanto di più utile e necessario vi fosse da sapere in merito alla cessione di usufrutto, a modalità e costi in merito.