Ogni qualvolta si fanno interventi sulla propria casa che cambiano la disposizione delle stanze o la fisionomia della stessa, occorrerebbe dare notizia al catasto. Infatti è proprio in base ai dati catastali degli immobili che questi sono tassati. Sempre dai dati catastali inoltre, si acquisiscono valori importanti anche in sede di compravendita. Molto importante la planimetria di casa. in questo caso quando la planimetria non corrisponde a quella reale i rischi non sono da sottovalutare.
Planimetria di casa non corrispondente, cosa succede?
Per planimetria catastale di una casa si intende quel disegno tecnico da cui si evince la conformità dell’immobile rispetto alle regole che il catasto prevede. È dalla planimetria che si vede la divisione dell’immobile, la sua suddivisione, i metri delle varie stanze, la destinazione d’uso dei locali e tutto quello che riguarda l’immobile in questione. La planimetria in genere nasce con la casa quando viene costruita. Non è raro però imbattersi in immobili che hanno una planimetria differente da quella originaria. Questo perché nel tempo magari si è provveduto ad una ristrutturazione o ad alcune modifiche. In questi casi se delle modifiche non è stato fatto consapevole il catasto, la planimetria presente nella sua banca dati non sarà corrispondente alla reale conformazione dell’immobile. E i problemi sopraggiungono ogni qual volta l’immobile è oggetto di compravendita o autorizzazioni.
Come fare per mettere a posto la situazione
Molti la sottovalutano ma la planimetria catastale è probabilmente il documento più importante di una casa. Infatti il disegno in scala per l’immobile è molto importante a 360°. Come dicevamo in premessa tale planimetria è importante sia per il fisco che in caso di compravendita dell’immobile. In base alla planimetria cambiano le tasse per esempio. Ma cambia il valore di vendita, oppure cambiano le esigenze dell’acquirente. La planimetria dovrebbe essere la prima cosa che va aggiornata nel momento in cui si operano degli interventi sull’immobile.
Cosa si rischia nel vendere un immobile con planimetria in catasto diversa dall’originale
Vendere un immobile con una planimetria differente da quella reale è una delle cose più sbagliate che esiste. Infatti in sede di compravendita non è raro che vengano effettuati i controlli da parte dell’Agenzia del Territorio. Il catasto infatti altro non è che una branca dell’Agenzia delle Entrate che fa capo proprio l’Agenzia del Territorio. Se si è assoggettato a controllo, il proprietario immobiliare può andare incontro a serie conseguenze. In caso di irregolarità la compravendita può addirittura essere annullata.
Meglio rivolgersi a tecnici esperti ed autorizzati
Come già detto in precedenza, occorre aggiornare la planimetria ogni qualvolta si compiono interventi sull’immobile e sulla sua conformazione. Anche semplici interventi interni come l’abbattimento di un muro o la creazione di un nuovo divisorio. Occorre rivolgersi a dei tecnici autorizzati ad effettuare questo genere di interventi in catasto. L’aggiornamento della planimetria catastale va effettuato sia in caso di divisione di un immobile che in caso di unione tra più immobili. Infatti anche il semplice chiudere una porta o demolire un muro per collegare due case tra loro, sono interventi di cui rendere edotto il catasto.
Il cambio di destinazione d’uso di un immobile in catasto
Inoltre l’interessato deve fare ad ogni cambio di destinazione d’uso dell’immobile stesso la variazione. Per esempio, se da un deposito si passa a unità abitativa, oppure da una abitazione si passa a negozio. Il proprietario di casa che ha ricevuto l’autorizzazione tramite Scia ad effettuare i lavori deve entro 30 giorni dal termine di questi lavori presentare al catasto la nuova planimetria. Chi non adempie rischia una sanzione che va da 1032 euro a 8264 euro.