I BTP Italia sono un successo e contro ogni aspettativa gli italiani investono: la povertà e l’inflazione non toccano tutti e questa è la dimostrazione tangibile.
Gli italiani continuano a dimostrarsi ottimi risparmiatori
Gli italiani sono un popolo di risparmiatori e a confermarlo sono i dati inerenti i capitali presenti nelle varie forme di risparmio, come il conto corrente, libretti di risparmio, ma anche altre forme di investimento tra cui quelle immobiliari. Sembra che questa tendenza sia stata poco lesa dalla lunga crisi economica iniziata nel 2008, proseguita per anni per poi tramutarsi in crisi Covid e, infine, in crisi Ucraina con prezzi alle stelle e inflazione galoppante.
Secondo gli ultimi dati rilevati da Bankitalia gli italiani nei soli conti corrente hanno accumulato oltre 10.000 miliardi di euro. Una somma non da poco e a confermare questi dati, che sono ufficiali, c’è anche la richiesta boom del BTP Italia. Naturalmente la ricchezza non è equamente distribuita, ma questo avviene in tutte le economie anche se in misura in parte differente.
Perché gli italiani investono in Btp Italia?
Il successo del BTP Italia non è un caso, infatti dopo anni in cui coloro che amano risparmiare e fare investimenti non particolarmente a rischio e “tradizionali”, cioè chi non è propenso all’acquisto di strumenti che sembrano rivoluzionari, come le criptovalute, hanno sofferto a causa del costo del denaro praticamente azzerato e quindi tassi di interesse inesistenti e ora dopo tanti anni possono riuscire a lucrare qualcosa sui sudati risparmi.
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La corsa è accelerata anche dal fatto che i BTP Italia in questa prima fase saranno prenotabili fino al 22 giugno con il rischio anche di una chiusura anticipata a causa delle troppe domande pervenute. Ricordiamo che il codice ISIN del titolo per questa prima fase di collocamento è IT0005496994. I BTP Italia possono essere sottoscritti in banca, all’ufficio postale oppure online.
Terminata la prima fase inizierà la seconda riservata però agli investitori istituzionali, cioè non privati.
Chiusa la fase del collocamento i BTP saranno collocati sul MOT, cioè il Mercato Telematico delle Obbligazioni e Titoli di Stato Italiano e i possessori in qualunque momento potranno venderli, ma per chi li detiene ci sono dei piccoli vantaggi che a breve vedremo.
Quali sono i guadagni previsti per il Btp Italia?
I Btp Italia collocati sul mercato il 20 giugno 2022 sono caratterizzati da un tasso di interesse dell’ 1,60%, si tratta però di un tasso cedolare minimo garantito, infatti la scadenza ufficiale è il 28 giugno 2030, con cedole corrisposte ogni 6 mesi insieme alla rivalutazione del capitale per effetto dell’inflazione dello stesso semestre.
Per coloro che sottoscrivono i BTP Italia ora , cioè nella fase di collocamento vi sarà un premio dell’1% ulteriore se detengono i BTP fino alla scadenza e uno 0,40% del capitale nominale per chi li detiene almeno 4 anni. Il taglio minimo acquistabile è di 1.000 euro.
Tali caratteristiche hanno fatto in modo che già il primo giorno la richiesta fosse molto elevata da parte degli investitori privati. Sono stati stipulati nel primo giorno 88.000 contratti con un capitale di 3,4 miliardi di euro.
Il successo è dovuto anche al fatto che la BCE ha annunciato lo studio di uno scudo anti-spread per tutelare i Paesi maggiormente esposti al rischio di aumento del differenziale a causa del debito pubblico elevato. In fondo dopo le prime reazioni negative all’annuncio dello stop al quantitative easing e dell’aumento del costo del denaro, lo spread è tornato abbondantemente sotto i 200 punti.
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Essendo inoltre un titolo agganciato all’inflazione che in questo anno è elevata, dovrebbe ridursi dal 2023, ma comunque con valore positivo, il BTP Italia rappresenta per chi ha qualche risparmio una buona occasione per avere dei frutti abbastanza buoni. Il taglio minimo piccolo aiuta soprattutto i piccoli investitori che non hanno grandi capitali da rischiare in altre tipologie di investimento.