Bonus 200 euro a luglio, o per lo meno così dovrebbe essere. Tutte le risposte agli interrogativi più frequenti in merito a questo contributo.
Bonus 200 euro a luglio,quando è stato introdotto e perché?
Il Bonus 200 euro dovrebbe essere riconosciuto per il mese di luglio. Con l’articolo 31 del decreto Aiuti 2022 si introduce il bonus di 200 euro per dipendenti e pensionati. Si tratta di una misura che inizialmente doveva avvenire in modo automatico per tutti i dipendenti ed i pensionati.
Spetta una sola volta ed è di valore uguale per tutti. Successivamente sono stati introdotti anche i lavoratori autonomi e i percettori di reddito e pensione di cittadinanza. Lo scopo del bonus 200 euro è quello di aiutare le famiglie a far fronte ai rincari dovuti all’inflazione, alla crisi del grano ed alla guerra tra Russia ed Ucraina.
A chi spetta il contributo?
Secondo le prime linee guida indicate dal Governo, dovrebbero ricevere il bonus di 200 euro a luglio le seguenti categorie di persone:
- Lavoratori dipendenti del settore privato, compresi i lavoratori domestici;
- Beneficiari dell’indennità di disoccupazione agricola
- Titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa
- Lavoratori beneficiari nel 2021 di indennità COVID-19
- Lavoratori stagionali a tempo determinato e intermittenti
- Autonomi privi di partita IVA
- Beneficiari di Naspi e Dis-coll;
- Incaricati alle vendite a domicilio
- Lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo;
- Nuclei beneficiari del Reddito di Cittadinanza
- Lavoratori autonomi e professionisti
Quali sono i requisiti per accedere al bonus?
Per accedere al bonus 200 euro a luglio, i lavoratori dipendenti devono rispettare dei requisiti:
- non avere un reddito superiore a 35 mila euro annuali;
- aver beneficiato dell’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti di cui alla Legge di Bilancio 2022 (art. 1, comma 121, L. n. 234/2021) per almeno un mese.
Inoltre i dipendenti dovranno presentare l’autocertificazione che attesti di non percepire pensioni o reddito di cittadinanza.
Bonus 200 euro, i dipendenti devono presentare la certificazione?
La risposta è Si. La notizia è stata un chiarimento proprio di questi giorni. Si precisa che, qualora si avessero più datori di lavoro, l’autocertificazione può essere presentata solo ad un datore. Dunque è un solo contributo, indipendentemente da quanti lavori si svolgano.
Tuttavia la legge non ha dato un modello specifico di presentazione. Ma in quanto autodichiarazione i professionisti come commercialisti, avvocati e consulenti del lavoro, si stanno muovendo proprio in tal senso, fornendo anche direttamente alle aziende che seguono, dei modelli da far firmare ai dipendenti che ne hanno diritto.
Il contributo è cedibile a terzi?
Come recita lo stesso articolo di legge al comma 3, l’indennità non è cedibile, non è sequestrabile, nè pignorabile. Inoltre non costituisce reddito ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali ed assistenziali. Dunque il contributo è strettamente personale e non può essere ceduto a terzi, anche se familiari o conviventi.
Inoltre il contributo non è tassabile. Quindi non vi è un importo lordo da tassare, ma solo 200 euro netti direttamente da accreditare sul conto corrente. Anche ai fini della dichiarazione dei redditi del 2023 (sui redditi del 2022) questo importo non si cumula con gli altri redditi.