La mobilità su gomma ormai è indirizzata verso la sostenibilità. Dai motori termici e endotermici, a benzina o a gasolio, si passerà ai motori elettrici. Ormai è più di una certezza questa. Tanto è vero che adesso anche le attività nelle fabbriche italiane del colosso dell’Automotive nato dalla fusione tra PSA ed FCA, stanno per essere cambiate. Produrre auto elettriche è un’altra cosa rispetto a quelle con propulsori diesel o benzina. Lo dimostra il fatto che a Termoli, in uno degli stabilimenti Stellantis italiani, siamo alle porte della riconversione da fabbrica di motori a fabbrica di batterie. Naturalmente batterie per auto elettriche.
Termoli, come Stellantis è arrivata a scegliere il Molise
E dall’estate 2021 che Stellantis ha deciso di costruire in Molise la prima fabbrica Italiana di batterie per veicoli elettrificati. A Termoli sorgerà la prima Gigafactory italiana del colosso dell’industria automobilistica, la multinazionale italo francese Stellantis. La terza fabbrica di batterie per auto elettriche del gruppo in Europa, dopo quella tedesca a Kaiserslautern e quella francese a Douvrin. In questo l’Italia ha vinto la concorrenza con la Spagna, che era una delle candidate a sede della terza Gigafactory in Europa per Stellantis. E Termoli a sua volta ha vinto la concorrenza agguerrita, dei due stabilimenti più importanti di Stellantis nella Penisola, cioè Mirafiori e Melfi.
Ancora nulla si muove a Termoli per la Gigafactory
A Mirafiori ci sono rimasti anche male nel momento in cui i vertici aziendali di Stellantis hanno deciso di puntare sul Molise e su Termoli per la Gigafactory italiana del gruppo. A Torino infatti Stellantis ha deciso di creare il “Turin Manifacturing Center”, centro all’avanguardia per la mobilità elettrica. A tal punto che adesso, tutto si è ampliato. E dopo la chiusura della fabbrica ex Bertone di Grugliasco, a Mirafiori è finita pure la Maserati. Con tutti i suoi futuri veicoli elettrici. Inevitabile che la scorsa estate Torino fosse la candidata numero uno ad ospitare la prima fabbrica di batterie elettriche del gruppo in territorio italiano.
Oltre a Mirafiori, battuta la concorrenza di Melfi per la Gigafactory Stellantis
E invece, a sorpresa, la scelta ricadde su Termoli. Nemmeno a Melfi, dove c’è la promessa di costruire ben 4 veicoli elettrici sulla piattaforma SLA Medium e dove Stellantis sforna la metà delle auto che sforna in tutta Italia. Il nocciolo della questione è che la notizia della Gigafactory di per sé è ottima sia come importanza che viene data allo stabilimento molisano che come produttività ed occupazione.
Cosa sta succedendo adesso a Termoli
Al momento però si brancola nel buio. Siamo fermi alla dotazione che il governo ha deciso di destinare a sostegno dell’iniziativa Stellantis e alla conferma che la Gigafactory si farà dello scorso mese di marzo. La Gigafactory a Termoli nascerà come “società per la produzione di batterie per veicoli elettrici. Ed avrà una partecipazione alla pari di Stellantis, Mercedes e Total. Si parlò a marzo di ampliare la filiera collegata alla Gigafactory, portando in zona anche altre produzioni. Parliamo della raffinazione metalli e delle lavorazioni chimiche. Ma anche della produzione di catodi. Tutte attività che sono spostate in Cina adesso.
Proprio da quell’Asia da dove tra l’altro arrivano i problemi di oggi per la carenza dei microchip che vessano la produzione i tutti gli stabilimenti italiani del gruppo. Resta il fatto che sulla pagina di reclutamento di Stellantis sono uscite alcune posizioni aperte che richiamano proprio alla Gigafactory anche se non espressamente per Termoli. Presto però potremmo avere delle novità, o almeno questo è il buon auspicio visto che sembra tutto confermato.