Sanzioni europee, situazione sul grano, acciaio, porti bloccati, gas e petrolio sono stati i punti dell’accordo trovato in Europa.
Sanzioni europee, ecco cosa si è deciso
Le sanzioni europee imposte alla Russia a causa dell’invasione in Ucraina sono il tema caldo di questi ultimi mesi. Alcuni paesi, come l’Ungheria e Repubblica Cieca avevano mostrato una certa resistenza in merito al petrolio ed al suo stop. Tuttavia ci sono riusciti anche stavolta, i membri dell’Unione europea hanno trovato un accordo. Questo prevede un embargo immediato al petrolio che arriva dalla Russia all’Unione europea per via mare. Mentre quello che arriva per via oleodotto Druzhba è stato inviato in un secondo momento, anche se non si sa quando.
A convincere l‘Ungheria e i suoi “vicini”, oltre l’embargo solo alle vie marine è stata un’altra interessante postilla. Infatti Bruxelles si impegna ad introdurre “misure di emergenza” nel caso di interruzioni della fornitura di energia da parte della Russia. In altre parole, se Mosca chiude i rubinetti, saranno i paesi europei a sostenere e sopperire alla mancanza. Elemento che ha permesso di trovare l’accordo e di andare avanti nell’incontro e nelle trattative. Anche se l’importante è non creare troppi squilibri da i membri
Sanzioni europee, approvato il sesto pacchetto
I leader europei si sono anche resi disponibili per offrire 9 miliardi di euro per la ricostruzione dell’Ucraina. Perché quando tutto finirà ci sarà un Paese da ricostruire, altre che delle vite che non faranno più ritorno a casa. Tuttavia sul tavolo delle trattative c’è anche l’introduzione del tetto al prezzo del gas e la crisi del grano.
In merito al tesso massimo sull’introduzione del tetto massimo sul prezzo del gas l’Itallia si fa promotrice. Infatti secondo il Presidente del Consiglio, Draghi, tale misura dovrà essere introdotta al più presto, per evitare ancora una continua escalation del prezzo che grava sul consumatore finale. Ma ancora no è stato trovato un accordo su questo, anche perché uno stop totale potrebbe creare danni irreparabili per l’economia italiana.
Mentre per quanto riguarda il grano la situazione è catastrofica. Il presidente Zelesky ha fatto il suo rapporto sul grano che sta marcendo sui silos, o rubato dalla Russia. Si parla di una guerra nella guerra, ma a farne le spese saranno le popolazioni più povere.
Gli effetti di queste scelte?
E mentre si cerca di frenare la Russia i prezzi delle materie come petrolio e gas continuano a lievitare. Nonostante la buona tenuta in Italia, per quanto riguarda il costo della benzina senza il pagamento delle accise. Ma i continui aumenti e le bollette fuori portata fanno paura ad imprese e famiglie. Si paga 5-6 volte di più di quando si pagava il gas in tempi normali.
“La Russia ha interrotto le forniture di gas a cinque stati membri: la risposta all’uscita dagli idrocarburi russi è RePowerEu“. A dirlo è la Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen al termine del Consiglio straordinario. Mentre “L’azione dell’Ue sull’energia si svilupperà su molti fronti. Sul funzionamento del mercato dell’energia e sui prezzi alti siamo stati accontentati. La Commissione ha ricevuto ufficialmente mandato per studiare la fattibilità del price cap”. Lo ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa.