Ristorazione collettiva, arriva il modello e le istruzioni per richiedere il contributo a fondo perduto. Ecco come fare e chi può accedervi.
Ristorazione collettiva, il contributo e le regole per accedervi
L’Agenzia delle entrate ha reso note le istruzioni per accedere al contributo a fondo perduto per la ristorazione collettiva previsto dal Decreto Sostegni (Dl n.73/2021, art. 43- bis). Tuttavia possono richiedere il contributo tutte le aziende che operano nella ristorazione di tipo collettivo, come ad esempio mense ospedaliere, aziendali e scolastiche.
Per accedere al contributo c’è anche un valore economico. E cioè occorre che le imprese per l’anno 2020abbiano avuto un calo di ricavi almeno del 15%, rispetto all’anno precedente. Con un provvedimento dell’agenzia delle entrate sono approvati il modello e le modalità per la trasmissione dell’istanza. L’istanza può essere presentata solo telematicamente dal 6 giugno al 21 giugno 2022.
Gli altri requisiti per accedere al contributo ristorazione collettiva
Come previsto dal decreto del Ministero dello sviluppo economico occorre che le imprese operanti nella ristorazione abbiano dei requisiti, per poter accedere al contributo. Dunque possiamo così riassumerli:
- avere un calo del 15% sul fatturato nel 2020, rispetto al 2019;
- essere iscritte al Registro delle imprese alla data di presentazione dell’istanza;
- operare nel campo delle mensa di scuole, università, aziende, ospedali, e similari;
- essere regolarmente costituite;
- avere sede legale o operativa sul territorio italiano;
- presentare un ammontare dei ricavi nell’anno 2019 generato per almeno il 50% dai corrispettivi per i contratti di ristorazione collettiva.
In cosa consiste il contributo per la ristorazione collettiva?
Il contributo serve ad aiutare le imprese che si sono trovate in difficoltà a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia da Covid-19. In cui non essendoci personale dipendente all’interno delle aziende, o di alunni nelle scuole le aziende del settore ristorazione hanno subito un calo sostanziale dei profitti. Ma per chiedere il beneficio occorre leggere con attenzione le istruzioni e compilare il modello scaricabile proprio dal sito dell’agenzia delle entrate.
Qualora la domanda venisse accolta, la risorsa a disposizione per singoli operatori è pari a 10 mila euro. Tuttavia Le eventuali risorse finanziarie rimanenti saranno ripartite tra tutti i soggetti beneficiari a seconda del numero di lavoratori dipendenti di ciascuna impresa rispetto alla somma dei lavoratori dipendenti di tutte le imprese che hanno presentato richiesta e per le quali il contributo risulta spettante, ferme restando le condizioni del Temporary Framework attualmente vigenti.
Come presentare la domanda
La domanda, come già detto, può essere presentata solo telematicamente avvalendosi degli strumenti messi a disposizione dell’Agenzia delle entrate. Le istanze possono essere inviate dal 6 giugno al 20 giugno 2022. Si precisa che alla data di presentazione occorre essere in possesso di tutti i requsiti per la richiesta del contributo.
L’invio può essere fatto sia del titolare dell’attività, il suo rappresentante anche tramite un intermediario delegato alla consultazione del Cassetto fiscale o al servizio relativo alle fatture elettroniche del potale “Fatture e corrispettivi”; in alternativa il richiedente può compilare una specifica delega. A seguito della presentazione dell’istanza è rilasciata una ricevuta che ne attesta la presa in carico, ai fini della successiva elaborazione, ovvero lo scarto a seguito dei controlli formali dei dati in essa contenuti.
Infine qualora la domanda venisse accolta il sostegno verrà accreditato direttamente sul conto corrente indicato dal beneficiario in fase di compilazione dell’istanza.