REpowerEU approvato dalla Commissione Europea, per liberarsi dalla dipendenza energetica russa e tutte le misure sulle rinnovabili.
REpowerEU, ciao ciao Russia
Il programma RepowerEU è stato approvato dall’Unione Europea. Si tratta del primo vero programma per ridurre la dipendenza degli stati membri dalle risorse energetiche di Mosca. Ma prevede anche una serie di step che puntano verso il settore delle energie rinnovabili, con il doppio vantaggio della tutela dell’ambiente, già da tempo messo a dura prova.
La liberazione definitiva dalla Russia ha una data precisa: 2027. Almeno secondo quanto dichiarato dalla Presidente della Commissione Europea, Ursula Gertrud von der Leyen. A disposizione ci sono circa 300 miliardi di euro, secondo quanto ha comunicato la Presidente. I Fondi saranno destinati ad obiettivi precisi:
- staccarsi dalla dipendenza della Russia;
- investire nel rinnovabile,
- avere energia pulita, riducendo l’impatto sull’ambiente;
- ottenere l‘80% dello stoccaggio comune di metano;
- raddoppiare gli impianti fotovoltaici ad oggi presenti.
Le azioni saranno prese già da subito in modo da arrivare, entro il prossimo inverno, all’embargo totale delle risorse del Cremlino. Ma nello stesso tempo riuscire a garantire i riscaldamenti per i mesi più freddi, grazie agli accordi siglati tra i vari paesi.
I fondi del Recovery plan possono essere usati dagli Stati
Le risorse disponibili per ciascun Stato arrivano dal Recovery plan. Dunque ogni stato avrà a disposizione 225 miliardi di euro già disponibili attraverso i programmi di finanziamento del Pnrr. Il piano dovrà passare dal vaglio degli altri membri.
Tuttavia il pacchetto prevede anche di puntare sulle energie rinnovabili e sull’efficienza energetica. Infatti è stato approvato l’obbligo, se pur graduale, di installare pannelli fotovoltaici su tutti gli edifici nuovi entro il 2025. In altre parole, tutti i costruttori dovranno adeguarsi alla normativa, e posizionare sui tetti delle nuove case, palazzine, villette, gli impianti di pannelli fotovoltaici. In modo da usare l’energia del sole per la produzione di appunto energia pulita con un risparmio anche per le famiglie. questo perché l’energia prodotta verrebbe utilizzata per uso domestico.
Inoltre, il piano prevede un obiettivo di 10 milioni di tonnellate di produzione interna di idrogeno rinnovabile. Ma anche 10 milioni di tonnellate di importazioni entro il 2030, per sostituire il gas naturale, il carbone e il petrolio nelle industrie e nei settori dei trasporti più difficili da decarbonizzare.
Altre misure preciste dal REpowerEU
Il piano REpowerEU prevede anche la possibilità, per ogni stato membro, di attivare misure fiscali, come la riduzione delle aliquote iva, sussidi per l’isolamento degli edifici, il riscaldamento ad alta efficienza o altre tipologie di azioni volte al risparmio energetico.
Inoltre la Commissione Ue ha proposto di aumentare la componente del mix energetico prodotta da fonti rinnovabili dal 40 al 45% entro il 2030. Per raggiungere tale obiettivo, si punterà su una strategia europea specifica sul solare che prevede di raddoppiare la capacità fotovoltaica entro il 2025.
L’Europa intanto è pronta anche a creare una piattaforma per la ricostruzione dell’Ucraina, dopo che il conflitto sarà cessato. E ad avviare nuovi accordi commerciali con i paesi al di fuori dell’Unione Europea per raggiungere, nel più breve tempo possibile, gli obiettivi ambiziosi del REpowerEU. Nel frattempo vediamo cosa penserà il Governo per allinearci ai target europei.