Presto la data di avvio delle istanze lancerà ufficialmente il nuovo bonus a fondo perduto varato dal governo in sostegno di particolari settori lavorativi. Oggi parliamo del contributo a fondo perduto ceramica. Il governo Draghi ha deciso di concedere un sostegno economico che come vedremo, è abbastanza corposo, a questo particolare settore. Parliamo di ceramica sia artistica che tradizionale, e soprattutto di qualità che la mette all’apice del Made in Italy. Ma vediamo nel dettaglio di cosa si trata e che genere di aiuto è.
I nuovi contributi fondo perduto ceramica
Via ai nuovi aiuti sotto forma di contributi a fondo perduto per le aziende del settore ceramica. Contributi e sostegni che vanno nella direzione di valorizzare questo genere di attività. Come anticipato in premessa, l’aiuto riguarda tanto la ceramica artistica che quella per così dire, tradizionale.
Dal primo giugno prossimo gli interessati potranno iniziare con le istanze. Occorrerà presentare la domanda infatti. Una domanda utile a chiedere i contributi a fondo perduto per le attività di artigianato e commerciali relative alla ceramica. Pur nella sua qualità che nessuno discute, il settore della ceramica da diversi anni vive una profonda crisi. E questo il motivo del varo della nuova tornata di aiuti. La crisi del settore dovuta principalmente a inflazione, rincaro delle materie prime ed aumenti dei costi dell’energia.
Il contributo a fondo perduto in sintesi
Quindi, dal primo giugno le domande e poi via alle erogazioni. E si tratta di cifre rilevanti. Infatti pare che per ogni richiedente il contributo a fondo perduto può arrivare a 50.000 euro. Come sempre è stato fatto per le altre misure di sostegno di questo genere, è il codice Ateco a determinare il primo requisito utile alla sua fruizione. Potranno presentare domanda tutte le aziende che hanno il codice Ateco 23.41. La domanda deve essere presentata in maniera telematica tramite Posta Elettronica Certificata (PEC). Il sito di Invitalia è quello che gestirà la misura, ed a cui l’invio tramite PEC deve essere inoltrato. Nella PEC oltre al modulo di domanda, deve essere allegata la relazione di un tecnico, con il progetto che si intende portare a termine e che è alla base della richiesta di aiuto. In totale l’esecutivo Draghi ha messo a bilancio, nell’ultima manovra finanziaria, 5 milioni di euro per questo bonus.
Altri chiarimenti sul contributo
È stato tramite decreto ministeriale emanato lo scorso 31 marzo che sono stati elencati i dettagli del nuovo contributo a fondo perduto per le aziende del settore ceramica. Tutto come detto parte dalla manovra finanziaria, con quanto stabilito quindi dalla legge n° 234 del 2021, precisamente all’articolo n° 1 comma 701. Il contributo fino a 50.000 euro è pari all’80% della spesa ammissibile che deve risultare dalla relazione tecnica del progettista. Per recuperare tutti i 50.000 euro previsti la spesa totale dell’investimento deve essere pari a 62.500 euro. Almeno questo si evince dalle prime indiscrezioni. Naturalmente serve che l’azienda sia attiva, che non ci siano procedure concorsuali o di liquidazione volontaria. Serve inoltre essere in regola con le tasse relative all’attività, ed in regola con le disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro.