È riconosciuta da tutti come una delle piaghe sociali maggiori. Parliamo dell’evasione fiscale naturalmente. Si dice sempre che se tutti pagassero le tasse le stesse scenderebbero di tanto per tutti. In pratica, una delle motivazioni che spingono a giustificare l’elevata tassazione nostrana dipende proprio dall’evasione fiscale. Per questo da anni ormai c’è una autentica caccia agli evasori, con misure e controlli via via più duri. La lotta all’uso del contante per esempio, è una delle misure che più di tutte puntano a dare la caccia agli evasori. Ma poi ci sono state misure che spingevano ad evitare il contante come il cashback o la lotteria degli scontrini. Il riciclaggio di danaro è una delle cose da contrastare. E pure tenere d’occhio i contribuenti tra redditi dichiarati e spese sostenute è un altro aspetto della stessa medaglia. E adesso il governo chiede all’Agenzia delle Entrate di spingersi ancora più in là.
Il nuovo compito dell’Agenzia delle Entrate è l’ordine dato dal governo Draghi sugli evasori
Per l’Agenzia delle Entrate un nuovo compito. Dal governo il diktat all’Agenzia delle Entrate di provvedere a stanare gli evasori fiscali. Va contrastata ogni forma di evasione. Via quindi ai nuovi controlli, molti dei quali mai utilizzati prima e abbastanza drastici come struttura.
Il governo conferma quindi che c’è assoluta necessità di stanare gli evasori. Troppo elevato il buco in miliardi di euro che l’evasione fiscale, purtroppo assai diffusa ed in crescendo, causa. E nel mirino dell’Agenzia delle Entrate ecco che entrano le scene e la vita di tutti i giorni dei contribuenti. Monitorare e controllare le scelte dei cittadini è alla base del nuovo indirizzo che ha preso la lotta all’evasione fiscale.
Come funziona la super anagrafe dei conti correnti per contrastare gli evasori fiscali
Grazie alla super anagrafe dei conti correnti il Fisco italiano ha in mano uno strumento pesantissimo di contrasto all’evasione. ad essere la vera arma segreta del fisco. Attraverso questa super anagrafe dei conti correnti le Entrate possono davvero monitorare qualsiasi movimento per singolo contribuente. E quando diciamo tutti i movimenti parliamo di bancomat, conti correnti e carte di credito oi di debito. Inevitabile collegare questa arma al contrasto all’uso del contante. Si tratta di due cose che si incastonano come un diamante in un anello. Meno si permette l’uso del contante, più si utilizzano strumenti di pagamento elettronico e quindi tracciabili, più si finisce sotto controllo. E imporre dei pagamenti tracciabili come per esempio accade per detrarre le spese nelle dichiarazioni dei redditi è importante come misura. Come lo è premiare chi usa questi strumenti e non il danaro contante. Principio questo alla base di lotteria degli scontrini e cashback.
I nuovi controlli del Fisco italiano, ecco cosa accade ai contribuenti
Se pagare con il bancomat o la carta è una operazione che può essere monitorata, la lunga mano dell’Agenzia delle Entrate si spinge pure ai prelievi. Prelevare troppo può essere pericoloso. Come può esserlo anche prelevare troppo poco. Tutto basato sulle dichiarazioni dei redditi e sul tenore. Chi preleva troppo rispetto alle entrate dichiarate nel 730 può subire accertamenti. Ma lo stesso vale al contrario, per chi preleva troppo poco. In entrambi i casi si ha la presunzione di evasione fiscale. Nel primo caso il troppo prelevare può essere indizio di introiti non dichiarati da parte del contribuente. Nel secondo caso, il prelevare troppo poco vale lo stesso, perché evidentemente ci sono soldi che non passano dai conti e sono presumibilmente frutto di attività in nero.
Le spese di tutti i giorni ed il paniere
Tornando alla vita di tutti i gironi, evidente che lo spendere troppo può essere un segnale d’allarme così come lo spendere troppo poco. E il paniere delle spese che possono finire in un accertamento ormai non hanno eccezioni. Una nuova auto piuttosto che un capo di abbigliamento firmato. La prenotazione in un Hotel piuttosto che il soggiorno in un villaggio turistico.
L’Agenzia delle Entrate punta ad analizzare ed avviare i controlli informatici su tutte le spese dei contribuenti, su tutte le dichiarazioni reddituali e su tutti gli utilizzi di carte e bancomat.
Le banche dati sono gli strumenti utili a consentire al fisco nostrano di far emergere qualsiasi comportamento anomalo. Magari potranno fare discutere i parametri che verranno utilizzati per determinare quale sia anomalo e quale no in riferimento ad operazioni ed acquisti dei contribuenti.