Sono milioni gli italiani che sono alle prese con debito nei confronti di Agenzia delle Entrate Riscossione. Inevitabile questo, perché in Italia le tasse ed i balzelli sono davvero tanti e sono davvero piuttosto rilevanti come importi. Tra sanatorie, rottamazioni, condoni e altri provvedimenti di aiuto, la confusione è diventata totale. Molti contribuenti non sanno quali e quanti sono i debiti che hanno, se esistono cartelle, se i condoni hanno cancellato le pendenze vecchie e così via. Ma esistono strumenti idonei a consentire di controllare la situazione per tutti.
Da diversi anni si sono susseguiti numerosi provvedimenti di aiuto per chi ha debiti fiscali o tributari
La rottamazione delle cartelle è stato un valido strumento utilizzato già tre volte che ha consentito a molti di fare la pace con il Fisco. Con la rottamazione i contribuenti hanno potuto ridurre l’esborso, pagare a rate, vedersi cancellare sanzioni e interessi e così via. E c’è chi continua a pagare le rate previste dalla misura. Poi il saldo e stralcio, una misura ancora migliore dal punto di vista dell’aiuto concesso. Una misura calmierata sulla situazione reddituale del debitore, con tanto di Isee necessario. Con il saldo e stralcio si offriva la possibilità di cancellare le cartelle pagando una cifra nettamente inferiore con l’annullamento di sanzioni, interessi e con uno sconto netto anche sul tributo precedentemente evaso. Uno sconto tanto più favorevole, quanto più basso era l’Isee.
Molti i condoni delle cartelle sopraggiunti negli ultimi anni
E poi autentici condoni tombali per le cartelle più obsolete, quelle vecchie, molte delle quali secondo il concessionario alla riscossione, non più incassabili. Per alleggerire il carico della riscossione e per liberare i contribuenti dai debiti troppo vecchi, ci sono stati due passaggi fondamentali. Prima sono state cancellate tutte le cartelle sotto i 1.000 euro di importo passate a ruolo entro il 31 dicembre 2009. Poi dalle cartelle da 1.000 euro si è passati a quelle fino a 5.000 euro.
Come controllare se ci sono debiti da pagare o se tutto è stato cancellato
Evidente che di condono in condono, di sostengo in sostegno, molti oggi si chiedono cosa sia rimasto a proprio carico. Gli strumenti utili alla verifica sono tanti, perché sono tante le vie che i contribuenti possono utilizzare per ottenere l’estratto di ruolo. Parliamo di un documento necessario per capire la propria posizione debitoria ed in cui sono, evidentemente annotati, tutti i debiti pendenti con l’Agenzia delle Entrate Riscossione. Una cosa da fare spesso questo estratto di ruolo, anche perché evadere una tassa, non significa immediatamente avere una cartella da pagare. Questa esce fuori solo quando il debito diventa ruolo. In pratica, la tassa non pagata, solo quando passa ad Agenzia delle Entrate Riscossione diventa cartella e finisce nell’estratto di ruolo.
In pratica, ottenere un estratto di ruolo oggi, potrebbe non riportare alcuni debiti che tra qualche giorno, settimana o mese, potrebbero invece finire in mano al concessionario perla riscossione.
Quali strumenti adoperare per capire quante cartelle abbiamo
L’estratto di ruolo può essere richiesto in qualsiasi momento presso le sedi territoriali di Agenzia delle Entrate Riscossione, che una volta erano Equitalia. L’Agenzia delle Entrate Riscossione mette a disposizione di ciascun contribuente, gli strumenti adatti a verificare la loro posizione debitoria. Per accedere agli sportelli oggi occorre prenotare. Infatti bisogna collegarsi alla pagina Internet dell’Agenzia delle Entrate, scegliere la sede più vicina, e prenotare in base ai giorni e agli orari liberi.
Il portale dell’Agente di riscossione però è utile anche per fare tutto comodamente da casa e per ricevere sul proprio device l’estratto di ruolo. Una valida alternativa allo sportello fisico infatti è il canale telematico. Tramite le credenziali di accesso SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), o con Carta di identità Elettronica (CIE) o ancora con CNS (Carta Nazionale dei Servizi), si può fare richiesta di estratto di ruolo da casa. Accedendo all’area riservata per i servizi del cittadino, con le credenziali prima citate, basterà seguire la procedura per completare l’operazione in pochi minuti e con pochi click.