Decreto aiuti, ecco la guida completa di tutti i bonus che sono stati approvati o rinnovati. Alcuni sono in credito d’imposta altri no.
Decreto aiuti, i bonus che sono stati introdotti
Il Decreto aiuti è approvato con l’intenzione di aiutare le famiglie e le imprese. Contributi che dovrebbero aiutare gli italiani a far fronte ai continui rincari dell’energia, delle materie prime e dei prodotti alimentari. Tra le misure che sta destando maggiore interesse c’è il bonus 200 euro.
Soldi destinati a dipendenti, pensionati e liberi professionisti che hanno un reddito inferiore a 35.000 euro annui. Per le prime due categorie l’accredito sarà automatico tra giugno e luglio e direttamente in busta paga, attraverso l’Inps. Tuttavia rientrano anche i percettori di reddito o pensione di cittadinanza, lavoratori stagionali e collaboratori domestici.
Altro neo battezzato è il bonus trasporti con lo scopo di incentivare l’uso dei mezzi pubblici e diminuire il costo benzina che grava sui lavoratori. Tuttavia il bonus dovrebbe riguardare i lavoratori e gli studenti, sempre con reddito sotto i 35 mila euro, per l’acquisto di biglietti o abbonamenti per l’uso di mezzi pubblici locali, treni, bus e tram. Il bonus prevede una copertura del 100% della sottoscrizione dell’abbonamento, ma che comunque non può superare 60 euro. Qui l’erogazione dovrebbe essere informatica, ma ancora mancano i dettagli.
Decreto aiuti, i bonus prorogati
Il Consiglio dei ministri ha anche prorogato delle misure già approvate. Ad esempio il decreto aiuti ha esteso anche al terzo trimestre del 2022 il bonus bollette. La misura consiste in un diritto ad uno sconto sulle fatture dell’energia. La misura spetta a chi ha un valore ISEE inferiore a 12 mila euro. Del resto le bollette che sono arrivate nelle case degli italiani, in questi ultimi mesi, hanno avuto importi davvero poco sostenibili.
Ed ancora rinnovato il bonus psicologo per la copertura delle spese relative a sessioni di psicoterapia per chi soffre di ansia, stress o in condizioni di depressione. Inoltre l’importo del contributo dipende dall’Isee: entro i 15.000 euro bonus fino a 50 euro per seduta fino a un massimo di 600 euro a beneficiario, da 15.000 a 30.000 euro il massimo scende a 400 euro, da 30.000 a 50.000 euro il bonus totale scende a 200 euro.
Tutti i bonus per la casa e la ristrutturazione
Per quanto riguarda la casa sono salve, almeno fino a fine anno tutte le misure precedentemente approvate. Dunque, il Bonus under 36, per coloro che vogliono acquistare la loro prima casa. Basta avere un reddito ISEE inferiore a 40.000 euro, e non essere possessore già di immobili. Tuttavia, l’esenzione prevede l’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale.
E dopo l’acquisto c’è spesso bisogno di ristrutturare. Così il bonus ristrutturazione è una detrazione fiscale pari al 50% sulla propria dichiarazione dei redditi, fino ad un massimi di 96 mila euro di spesa. Anche il bonus mobili è stato prorogato a fine anno. Si tratta di una detrazione Irpef del 50% sull’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A o superiore per i forni e lavasciuga). I mobili o gli elettrodomestici devono essere destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. L’agevolazione si calcola su un massimo di spesa di 10.000 euro, quindi si possono recuperare tramite detrazione in dieci anni fino a 5.000 euro nel 2022. Nel 2023 e nel 2024 il tetto di spesa scende a 5.000 euro.
Riconfermato anche il superbonus 110% fino al 31 dicembre 2022 per le abitazioni unifamiliari, a condizione che entro il 30 settembre sia stato completato il 30% dei lavori. Ed ancora valido anche per tutto il 2022, il bonus facciate. Si tratta della detrazione del 60% sulle spese relative alla facciata esterna degli edifici. Infine i beneficiari potranno ottenere anche uno sconto in fattura o la cessione del credito.
Le altre misure per le famiglie
La carrellata degli aiuti di Stato si completa di altri bonus. Ad esempio il bonus affitto per gli under 31 che intendono prendere una casa in affitto. Spetta all’affittuario che ha un reddito lordo annuo non più di 15.492,71 euro. L’importo massimo della detrazione è pari a 2.000 euro.
Scadrà a dicembre il bonus verde, cioè la detrazione Irpef del 36% per le spese sostenute per gli interventi di sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, impianti di irrigazione, e realizzazione di coperture e giardini pensili. La detrazione del 36% è ripartita su dieci anni e va calcolata su una spesa massima di 5.000 euro.
Continua ad essere richiesto anche il bonus idrico, per coprire le spese sostenute per sostituire i sanitari, e i nuovi apparecchi, che puntare alla riduzione dello spreco di acqua. Rientrano anche gli interventi di sostituzione di apparecchi di rubinetteria sanitaria, soffioni, e piato doccia che limitano il flusso d’acqua.
Chiudiamo la guida con il bonus internet in cui è possibile beneficiare di un buono da 300 euro per chi sottoscrive un abbonamento di banda ultralarga fino a un massimo di 24 mesi. Inoltre il bonus sarà erogato sotto forma di sconto sul prezzo che la compagnia andrà a far pagare al consumatore finale.