Due i provvedimenti anti crisi approvati nella giornata del 2 maggio 2022 dal governo a sostegno di famiglie e imprese per il caro carburanti, energia elettrica e gas. Sul caro benzina e gasolio, il governo ha prorogato fino all’8 luglio prossimo lo sconto di 25 centesimi sulle accise (30,5 centesimi comprendendo l’Iva). Il provvedimento ha un valore di 2,1 miliardi di euro. Il secondo decreto della giornata di ieri, in tema di bollette energetiche, ha introdotto nuovi aiuti alle famiglie e aumentato le percentuali di credito di imposta delle imprese sui costi di energia elettrica e del gas.
Caro benzina e gasolio, fino all’8 luglio 2022 lo sconto di 25 centesimi, bonus agli autotrasportatori
Fino all’8 luglio prossimo si potrà beneficiare dello sconto di 25 centesimi applicato ai prezzi per ogni litro di benzina, gasolio e Gpl. Il provvedimento taglia i costi anche delle accise sul metano per autotrazione. Sul metano il governo ha previsto anche l’applicazione dell’Iva al 5% sulle forniture del gas naturale utilizzato in autotrazione. Per gli autotrasportatori spunta anche un credito di imposta sull’aumento del prezzo del gasolio.
Bonus gasolio autotrasportatori, la novità del decreto con credito di imposta del 28%
Il bonus corrisponde a un credito di imposta nella percentuale del 28% sulla spesa sostenuta nei mesi di gennaio, febbraio e marzo del 2022. La misura del 28% si applica sull’acquisto del gasolio utilizzato per i veicoli di categoria Euro 5 o superiori, al netto dell’Iva. Saranno necessarie le fatture di acquisto dei carburanti. Il beneficio è cumulabile con altri incentivi, anche sugli stessi costi sostenuti, a condizione che totalizzando le misure di sostegno non si superi il costo totale sostenuto.
Famiglie, sconto sulle bollette di luce e gas: chi può beneficiarne?
Con i decreti approvati nella giornata del 2 maggio arriva anche la proroga del bonus bollette di luce e gas delle famiglie. Si tratta del bonus sociale, ovvero dello sconto applicato alle famiglie in condizioni di disagio economico o fisico. Lo sconto viene esteso anche ai mesi di luglio, agosto e settembre 2022. La compensazione dello sconto avverrà nelle fatture successive con l’applicazione del bonus alle somme eccedenti a quelle dovute.
Imprese, si rafforza il bonus sui costi di gas ed energia elettrica
Si rafforza il credito di imposta a favore delle imprese energivore e gasivore per i costi di energia elettrica e del gas, ma anche per tutte le altre imprese che ne fanno un utilizzo più moderato. La misura del bonus a disposizione va da un minimo del 15% (dal 12% previsto dai precedenti decreti) a un massimo del 25%. Ecco nel dettaglio quali sono le imprese che otterranno il credito di imposta e in quale misura.
Credito di imposta del 15% per le imprese non energivore: chi ne beneficia?
Nello specifico, le imprese non energivore hanno a disposizione un bonus che è stato aumentato dal 12% al 15% sui costi per l’energia elettrica. Il vantaggio fiscale riguarda le imprese dotate di contatori di energia di potenza pari a non meno del 16,5 Kw. Per beneficiare del bonus è necessario avere a disposizione le fatture di acquisto che certifichino il costo sostenuto. Il bonus è riconosciuto nella misura del 15% alle imprese che, nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2022, abbiano subito un incremento dei costi per kilowattora di oltre il 30% rispetto al prezzo medio sostenuto nel primo trimestre del 2019. Il codice tributo da utilizzare è 6963.
Bonus imprese non gasivore, come calcolare il bonus?
Per le imprese che non utilizzano grosse quantità di gas naturale, il decreto di ieri alza la misura del credito di imposta dal 20% al 25%. Le imprese che possono beneficiare del bonus sono quelle elencate nell’articolo 5 del decreto legge numero 17 del 1° marzo scorso. Anche in questo caso, l’aumento del costo del gas naturale deve essere superiore al 30% nei primi tre mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2019. La media dei costi si ottiene dalle stime di prezzo fornite dal Mercato infragiornaliero (MiGas). I prezzi vengono pubblicati dal Gestore dei mercati energetici (Gme). Il codice tributo da usare è il 6964.
Come si utilizza il bonus sui prezzi del gas naturale?
Il bonus riconosciuto alle aziende per l’incremento del costo del gas naturale può essere usato come credito di imposta esclusivamente in compensazione. Il bonus può essere anche cumulato ad altre agevolazione applicate agli stessi costi. È importante rilevare che il complessivo delle agevolazioni non deve eccedere il totale del costo. Inoltre, il credito di imposta sul gas non concorre a formare il reddito di impresa e, nemmeno, a comporre la base imponibile dell’Imposta regionale sulle attività produttive (Irap).
Bonus per imprese gasivore ed energivore: qual è la nuova percentuale di credito di imposta sulla fattura?
Cambiano le percentuali del credito di imposta per le imprese energivore e gasivore. Il precedente decreto numero 21 del 2022 aveva aumentato le aliquote del credito di imposta sulle spese dell’energia elettrica e del gas di 5 punti percentuali. Pertanto, le percentuali di bonus erano pari al 20% per le spese del gas e al 25% per i costi dell’energia elettrica. Il decreto del governo di ieri aumenta dal 20% al 25% la percentuale di credito di imposta anche delle spese del gas. In questo modo, sia il credito di imposta sull’energia elettrica che quello sul gas hanno le stesse percentuali.
Imprese a largo utilizzo di gas ed energia elettrica, come verificare il credito di imposta spettante?
Per chiedere il credito di imposta è occorrente che le aziende a largo utilizzo di energia elettrica abbiano subito aumenti delle spese eccedenti il 30%. La misura del bonus da applicare deve essere corrispondente al rapporto tra la media dei consumi del primo trimestre del 2022 con la media dello stesso periodo del 2019. Le aziende del gas, invece, dovranno procedere con il calcolo mediante il rapporto dei prezzi medi del gas di gennaio, febbraio e marzo del 2022 rispetto ai prezzi medi del medesimo trimestre del 2019.
Come utilizzare il bonus sulle spese di gas ed energia elettrica per le imprese che ne fanno largo uso?
Il credito di imposta calcolato sull’incremento dei costi di energia elettrica e gas naturale delle aziende che ne fanno largo uso, si può cumulabile con altre agevolazioni inerenti le medesime spese. La compensazione può essere fatta anche in anticipo a decorrere dal secondo trimestre del 2022. Il credito di imposta deve essere utilizzato entro la scadenza del 31 dicembre 2022. Il bonus non concorre alla formazione del reddito di impresa e della base imponibile ai fini dell’Imposta regionale sulle attività produttive (Irap).
Come cedere il credito di imposta ottenuto grazie al bonus sui prezzi di gas ed energia elettrica?
Le imprese gasivore ed energivore possono cedere il bonus accumulato sugli aumenti dei costi di gas ed energia elettrica. La cessione va fatta per l’ammontare del credito di imposta a soggetti a regime controllato, come ad esempio banche e intermediari finanziari. Lo stabilisce l’articolo 9 del Dl “Energia”. Il decreto ammette la facoltà di cessione del credito di imposta pure alle imprese agevolate contenute nell’articolo 15 del decreto legge numero 4 del 27 gennaio 2022.
Credito di imposta gas ed energia elettrica imprese, per cedere il bonus occorre il visto di conformità
Per la cessione dei crediti di imposta inerenti le spese aumentate dell’energia elettrica e del gas, le aziende dovranno adempiere al visto di conformità. Nel dettaglio, il visto richiede che siano documentate le spese e i requisiti che danno origine al credito di imposta. La documentazione deve essere rilasciata dai responsabili dell’assistenza fiscale.