Sale dal 20% al 50% il credito di imposta sui beni immateriali 4.0 per il 2022. Il plafond di spesa per gli acquisti nel triennio dal 2021 al 2023 è di un milione di euro. Gli investimenti in beni materiali e macchinari rimangono con le vecchie percentuali di credito di imposta. La nuova agevolazione sui beni immateriali era attesa e arriverà con il decreto “Aiuti” approvato al governo. Si potrà applicare il 50% di credito di imposta fino ai primi sei mesi del 2023, qualora i beni siano stati prenotati entro la fine del 2022.
Beni immateriali 4.0, nel decreto ‘Aiuti’ credito di imposta aumentato al 50%
Il nuovo provvedimento del governo rivede le percentuali del credito di imposta sui beni 4.0. In attesa della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, l’acquisto dei beni immateriali 4.0 consentirà di beneficiare del 50% del credito di imposta. Il potenziamento dell’agevolazione fiscale sui beni immateriali arriva dopo l’innalzamento a 50 milioni di euro del limite per gli investimenti in beni materiali effettuati dal 2023 al 2025. La novità è contenuta nell’articolo 10 del decreto legge numero 4 del 2022.
Beni immateriali 4.0: ecco le nuove agevolazioni in vigore fino al 30 giugno 2023
Per effetto delle ultime modifiche normative, dunque, gli investimenti effettuati in beni immateriali 4.0 beneficeranno del credito di imposta al 50%. La percentuale potenziata al 50% vale anche sugli acquisti effettuati a decorrere dal 1° gennaio scorso. A tal proposito, l’agevolazione del 50% opera anche se i beni sono stati ordinati nel 2021. Fa la differenza il fatto che la cessione del bene immateriale, la relativa consegna e il passaggio di proprietà siano avvenuti nell’anno 2022. L’agevolazione fiscale sarà in vigore fino al 30 giugno 2023 purché entro il 31 dicembre 2022 le imprese “prenotino” i beni immateriali (con il versamento di almeno il 20% di acconto). Per i beni non prenotati entro fine anno, il credito di imposta scende al 15%.
Credito di imposta beni immateriali 4.0 per gli anni 2024 e 2025
La percentuale del 15% rimarrà in vigore fino a tutto il 2024, con la coda fino al 30 giugno per i beni prenotati entro il 31 dicembre 2024. Il limite di spesa di investimento, per acquisti effettuati dal 16 novembre 2020 al 30 giugno 2024, è pari a un milione di euro. Per l’anno 2025, la percentuale di credito di imposta scenderà ulteriormente al 10%, a eccezione dei beni prenotati entro il 31 dicembre 2024 che beneficeranno ancora del 15% di credito di imposta.
Acquisto beni materiali 4.0, quali sono le novità?
Cambia qualcosa anche per l’acquisto dei beni materiali 4.0. Nell’anno in corso, se l’acquisto è stato fatto entro il 31 dicembre 2021, con prenotazione e acconto di non meno del 20%, le percentuali di credito di imposta applicabili sono quelli in vigore dal 16 novembre 2020. Ovvero il credito di imposta è pari al 50% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro; al 30% per acquisti da 2,5 a 10 milioni di euro; del 10% per investimenti oltre i 10 milioni di euro ma non eccedenti i 20 milioni di euro.
Ulteriore credito di imposta del 5% per i beni materiali
La novità sugli acquisti di beni materiali 4.0 riguarda essenzialmente gli investimenti da 10 a 50 milioni di euro. Si potrà applicare il 5% ulteriore di credito di imposta per i beni relativi al Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr) aventi come obiettivo quello della transizione ecologica. A disciplinare la misura fiscale è il decreto legge numero 4 del 2022.
Percentuali di credito di imposta del 2022 per l’acquisto di beni materiali 4.0
Le percentuali di credito di imposta sull’acquisto di beni materiali 4.0 nel 2022 sono al ribasso. Infatti, per i beni non prenotati entro il 31 dicembre 2021, si applicano le nuove percentuali pari al:
- 40% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- 20% per investimenti da 2,5 milioni di euro a 10 milioni di euro;
- 10% per investimenti da 10 milioni di euro a 20 milioni di euro.
Tali percentuali saranno in vigore per tutto il 2022 e nel 2023 (fino al 30 giugno) per beni prenotati entro il 31 dicembre di quest’anno.
Credito di imposta su beni materiali 4.0 dal 2023 al 2025, quali percentuali?
La riduzione delle percentuali del credito di imposta per l’acquisto di beni materiali 4.0 proseguirà nel triennio dal 2023 al 2025. Infatti, per i beni acquistati in questi anni (con coda di sei mesi fino al 30 giugno 2026 per i beni prenotati entro il 31 dicembre 2025), le percentuali scenderanno ulteriormente. Non ci sarà più la distinzione dei plafond di spesa, ma si applicherà un’unica percentuale pari al:
- 20% per il 2023;
- 10% per il 2024;
- 5% per il 2025.
Si applicherà l’ulteriore credito di imposta del 5% per investimenti in beni 4.0 per importi da 10 a 50 milioni di euro.
Acquisto di beni materiali ordinari, non 4.0: quale credito di imposta spetta?
Per l’acquisto di beni materiali ordinari, non 4.0, si applica il credito di imposta pari al 10% per investimenti effettuati nel 2022. È necessario che l’ordine sia stato fatto entro il 31 dicembre 2021 ed entro tale data sia stato versato l’acconto di almeno il 20%. Il plafond di spesa è pari a due milioni di euro. Altrimenti, per i beni acquistati nel 2022 (e per quelli prenotati entro fine anno con coda fino al 30 giugno 2023), la percentuale del credito di imposta è pari al 6%.
Beni immateriali ordinari, non 4.0: quale credito di imposta spetta?
Per i beni immateriali ordinari, non 4.0, effettuati nel 2022 ma con prenotazione entro il 31 dicembre 2021, il credito di imposta è pari al 10%. Altrimenti, senza prenotazione e acconto del 20% nello scorso anno, la percentuale scende al 6%. Tale percentuale resterà in vigore fino al 30 giugno 2023 purché i beni immateriali siano prenotati entro il 31 dicembre 2022. Il plafond di spesa è pari a un milione di euro.