Prende forma il bonus da 300 euro destinato alle famiglie per la fornitura di banda larga. Il ministero per lo Sviluppo Economico (Mise) ha messo a disposizione 407,5 milioni di euro per la banda ultralarga delle famiglie e dei condomini. A gestire le risorse sarà Infratel, la società in house del ministero incaricata di portare a termine le operazioni di distribuzione di banda larga e fibra ottica, oltre alla fornitura di servizi cloud. Al momento, si attende il decreto del Mise che destinerà le risorse dopo le osservazioni degli operatori del settore.
Voucher banda larga e fibra, quante risorse sono state stanziate?
Le risorse per la banda larga di famiglie e condomini, pari a 407,5 milioni di euro, derivano dal Fondo nazionale di sviluppo e coesione. Per l’80% andranno alle regioni del Sud Italia, soprattutto alla Sicilia (81,5 milioni di euro), alla Campania (75,9 milioni di euro) e alla Puglia (32,8 milioni di euro). Secondo i dati Infratel, inoltre, le altre regioni riceveranno risorse pari a:
- Sardegna, 32,8 milioni di euro;
- Calabria, 30,8 milioni;
- Abruzzo, 17,7 milioni;
- Lombardia, 16,8 milioni;
- Basilicata, 14 milioni;
- Piemonte, 11,9 milioni;
- Lazio, 10,7 milioni;
- Toscana e Veneto, 10,2 milioni;
- Emilia Romagna, 8,8 milioni;
- Molise, 8,4 milioni;
- Marche, 4,8 milioni;
- Liguria, 4,1 milioni;
- Umbria, 3,9 milioni;
- Friuli Venezia Giulia, 3,1 milioni;
- Provincia autonoma di Bolzano, 2,1 milioni;
- P. A. Trento, 1,4 milioni;
- Valle d’Aosta, 800 mila euro.
Voucher banda larga, in cosa consiste il bonus per internet veloce alle famiglie?
Il voucher per le famiglie avrà il valore di 300 euro e nella domanda non vi saranno limiti di Indicatore della situazione economica equivalente (Isee), a differenza dei requisiti richiesti per il bonus precedente, erogato a partire da novembre 2020. L’importo del bonus, come calcolato da Infratel, è basato su una valutazione dei prezzi di mercato degli operatori e serve a coprire, mediamente, almeno la metà dei costi del servizio internet ultraveloce per i primi due anni.
Quali famiglie potranno richiedere il bonus 300 euro per la banda larga?
Il bonus 300 euro per la banda larga potrà essere richiesto dalle famiglie fino a esaurimento delle risorse. Sono due i criteri di assegnazione:
- l’assenza, al momento della domanda, di un servizio di connettività;
- il passaggio da una connettività non eccedente i 30 megabit per secondo a una più veloce.
Nel caso in cui nell’edificio arrivi più di una rete ultraveloce, il contributo potrà essere richiesto solo per il gestore che offra la velocità maggiore tra le offerte disponibili. In ogni caso, ciascuna famiglia potrà chiedere al massimo un solo voucher. Non vi sarà un vincolo contrattuale, ma se si cambia gestore durate i primi due anni di erogazione del bonus, si perderà la quota residua dell’incentivo.
Voucher banda larga, la novità 2022 dei condomini
La fase 2 del voucher 300 euro per la banda larga prevede la partecipazione alle risorse anche dei condomini. Si tratta del cablaggio verticale dei condomini e della richiesta di servizi cloud. I condomini potranno richiedere il voucher per la fibra ottica che dovrà essere messa a disposizione per ciascuna unità abitativa. Per i condomini non vi è ancora una cifra del bonus.
Bonus banda larga, come andarono le domande del 2020 legate a computer e tablet?
La fase 1 del voucher banda larga, riservata alle famiglie con Isee fino a 20 mila euro, non ha tenuto fede alle attese in termini di richiesta del bonus. A partire da novembre 2020, per un periodo di un anno, le richieste videro l’assorbimento di risorse per 107 milioni di euro rispetto ai 200 milioni di euro stanziati. I fondi residui vennero poi dirottati alle connettività delle piccole e medie imprese. L’erogazione dei bonus prevedeva anche la concessione di un computer o di un tablet. In questa tornata di domande saranno previsti anche servizi aggiuntivi come quelli cloud: si punterà a offrire alle famiglie tecnologie per la gestione e l’archiviazione dei contenuti digitali.