Vari sono i contributi a fondo perduto a favore delle imprese operanti nel settore del turismo. L’ultima misura riguarda gli aiuti alle strutture ricettive per essere più accessibili, permettendo la diversificazione dell’offerta turistica alle persone con disabilità. Il relativo decreto è stato firmato dai ministri del turismo e della disabilità, rispettivamente Massimo Garavaglia ed Erika Stefani. Inoltre, novità sono arrivate sui fondi messi a disposizione per la digitalizzazione delle imprese turistiche del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr): agli aiuti possono partecipare anche le agenzie turistiche e i tour operator.
Contributi a fondo perduto per i servizi alla disabilità del turismo, quali spese sono finanziate?
Il decreto del turismo per rendere le strutture alberghiere e ricettive più accessibili è previsto dalla legge di Bilancio 2022 e finanzia la realizzazione di lavori che permettano alle persone con disabilità di beneficiare di una più ampia offerta turistica. Le risorse destinate alla misura sono pari a 6 milioni di euro sia per il 2022, che per ciascuno dei prossimi due anni. La misura finanzia, in particolare, i servizi di rilascio delle certificazioni.
Chi può beneficiare dei contributi a fondo perduto per la disabilità nel turismo?
Possono beneficiare dei contributi a fondo perduto per i servizi volti ad aumentare l’offerta turistica ai soggetti disabili i seguenti destinatari:
- gli alberghi compresi nel Codice Ateco 55.10.00;
- esercizi extra alberghieri dei Codici Ateco 55.20.10; 55.20.20; 55.20.30; 55.20.40; 55.20.51; 55.20.52; 55.23.50; 55.30.00; 55.90.10; 55.90.20;
- le strutture che garantiscono lo svolgimento delle attività sportive maggiormente inerenti alla fruizione turistica, sia private che pubbliche.
Quali sono le strutture turistiche che possono beneficiare dei contributi per le certificazioni per la disabilità?
In particolare, il 35% delle risorse disponibili andrà a favore degli alberghi e il 20% agli stabilimenti balneari e termali. Per gli altri soggetti del settore turistico non vi sono limiti di risorse. Le spese ammissibili ai contributi sono quelle del rilascio delle certificazioni. In particolare, le certificazioni:
- Uni Iso 21902:2022 per il turismo accessibile;
- l’Uni Cei En 17210:2021 per l’usabilità e l’accessibilità dei servizi turistici;
- Uni Pdr 92:2020, relativo agli stabilimenti balneari, alle Linee guida sulla sostenibilità ambientale, all’accessibilità, alla qualità e alla sicurezza dei servizi.
Per la presentazione delle domande si dovrà attendere il termine di 60 giorni dalla registrazione del provvedimento. In tale termine, il ministero del Turismo pubblicherà, sul proprio portale istituzionale, l’avviso pubblico per l’invio delle istanze.
Contributi a fondo perduto del Pnrr al Turismo, partecipano anche le agenzie turistiche e i tour operator
Alle risorse a favore del turismo previste dal Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr) parteciperanno anche le agenzie di viaggio e i tour operator. In particolare, il ministero ammetterà le domande dei contributi dei due soggetti del settore per i 100 milioni di euro di risorse aggiuntive relative ai contributi a fondo perduto per le strutture turistiche e al credito di imposta, anche per la digitalizzazione delle imprese. La misura rientra nelle domande presentate per l’obiettivo del bonus digitalizzazione, anche a favore dunque di agenzie di viaggio e di tour operator, rientranti nel Pnrr M1 C3 Investimento 42.2.2.
Contributi e credito di imposta per il miglioramento delle infrastrutture turistiche: aiuti anche alle agenzie di viaggio
I contributi a fondo perduto sosterranno le domande presentate anche dalle agenzie di viaggio e i tour operator a partire dal 4 marzo 2022. Il maggior numero di beneficiari alla misura va a integrarsi all’altro obiettivo, con risorse corrispondenti a 98 milioni di euro, del decreto legge numero 152 del 2021, relativo alla digitalizzazione delle imprese. Si tratta della misura che finanzia il miglioramento delle infrastrutture turistiche attraverso il credito di imposta, già destinato, tra gli altri soggetti, agli alberghi, agli agriturismi, e alle strutture balneari e termali. L’inclusione delle agenzie di viaggio e dei tour operator si legge nel testo del provvedimento recante misure urgenti per l’attuazione del Pnrr, firmato nella giornata del 22 aprile dal presidente del Consiglio dei ministri.
Cosa finanziano i contributi a fondo perduto per il turismo?
Nel dettaglio, gli incentivi per il settore del turismo, in merito alle infrastrutture, sogno garantiti da un mix di interventi relativi a:
- un credito di imposta che può arrivare all’80% delle spese ammissibili. Il credito di imposta può anche essere ceduto a terzi, ovvero a banche e ad altri intermediari finanziari;
- un contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili per un limite massimo di 40 mila euro, elevabili a 100 mila euro per determinati requisiti legati alla localizzazione delle imprese del Mezzogiorno, alle imprese al femminile e alla transizione digitale.
La misura mira soprattutto al miglioramento delle strutture turistiche dal punto di vista infrastrutturale e dell’efficienza energetica, punto al quale è destinato il 50% dei fondi.
Contributi a fondo perduto per la digitalizzazione delle imprese turistiche: di cosa si tratta?
Ulteriori contributi a fondo perduto sono destinati alle imprese del turismo per la digitalizzazione. Anche in questo caso le domande sono partite dal 4 marzo scorso. Il bonus riconosce il 50% del credito di imposta per le spese sostenute e ammissibili per la transizione digitale. L’importo massimo finanziabile è pari a 25 mila euro. La misura è compresa nel decreto legge numero 152 del 2021 che, all’articolo 4, stabilisce le modalità di fruizione degli incentivi delle agenzie di viaggio e dei tour operato. Il credito di imposta si può utilizzare in compensazione mediante modello F24.