Il ministro dell’Economia Daniele Franco insieme al Ministro per lo Sviluppo Economico Cingolani hanno firmato il decreto che proroga di ulteriori 10 giorni il taglio sulle accise dei carburanti.
Il taglio delle accise sui carburanti
Lo scorso 22 marzo del 2022 è entrato in vigore il decreto contenente misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della guerra in Ucraina. Lo stesso prevedeva diverse misure e tra queste l’abbattimento delle accise sui carburanti, sfruttando il sovra-gettito derivante dall’aumento delle entrate IVA, dovuto a sua volta all’aumento del prezzo della materia prima.
Lo sconto applicato sulla benzina era pari a 25 centesimi, a ciò si aggiungeva un’ulteriore riduzione dei prezzi di 5,5 centesimi dovuta alla conseguente riduzione dell’IVA applicata. Il totale della riduzione del prezzo alla pompa è di 30,5 centesimi. Questo ha consentito di acquistare carburante sotto la soglia psicologica dei 2 euro a litro. In queste settimane il prezzo è oscillato intorno a 1,70-1,80 €. Per quanto invece riguarda il gasolio il taglio delle accise è stato di 25 centesimi. Anche in questo caso il prezzo è nuovamente sceso sotto i 2 euro al litro.
Il decreto entrato in vigore il 22 marzo aveva una validità di un mese, questo vuol dire che dal 22 aprile, quindi appena dopo le festività di Pasqua, il costo del carburante sarebbe dovuto ritornare intorno ai 2 euro, nel frattempo infatti c’è stata una leggera flessione verso il basso dei prezzi del carburanti.
Proroga del taglio delle accise sui carburanti
Grazie però al nuovo decreto gli italiani possono avere il vantaggio di una proroga di 10 giorni del taglio delle accise sui carburanti. Di conseguenza fino al 2 maggio gli italiani potranno viaggiare sereni approfittando anche delle festività legate al 25 aprile e al 1° maggio.
Il meccanismo applicato viene definito di accise mobili. Permette di calibrare le tasse applicate sui carburanti facendo fronte al minore gettito derivante dalle accise ridotte con il sovra-gettito che deriva in modo naturale dall’aumento dei prezzi dei carburanti. Questo implica che nelle prossime settimane, se dovesse ancora generarsi un sovra-gettito IVA derivante dal prezzo della materia prima, non è escluso che il governo decida ulteriori proroghe.
E’ bene ricordare che nelle settimane appena trascorse c’è stata anche la riduzione delle accise sulla birra. per saperne di più leggi l’articolo: Taglio delle accise sulla birra e istruzioni per chiedere il rimborso