Russia- Europa continua il braccio di ferro sugli approvvigionamenti di energia, e siamo già arrivati a più di un mese dal conflitto.
Russia- Europa, il punto della situazione
Continua il conflitto nel cuore dell’Europa. La Russia vuole conquistare tutto il Sud dell’Ucraina, mentre la nazione continua a difendersi. E mentre tra Russia e Ucraina è guerra sul campo. La Russia sta combattendo un’altra guerra, quella di tipo economico sulle materie prime contro tutta l’Unione Europa. E nella lista nera arriva anche l’Italia, che quest’anno non vedrà molti turisti russi in vacanza.
Nel frattempo da giorni diversi attivisti nel mare del Nord, cercano di bloccare le petroliere russe. Perché comprare il greggoo dalla Russia vuol dire finanziare ancora questa ingiusta guerra. Così se da un lato l’Unione Europea a trovato un accordo con gli Stati Uniti sul gas, dall’altra Putin conoscere bene la dipendenza europea sugli approvvigiornamenti di materie prime.
Putin firma il decreto per il pagamento in rubli
Nel frattempo Putin ha già firmato un decreto che impone ai Paesi ostili di aprire un conto corrente in rubli per acquistare le forniture, soprattutto di gas. Ovviamente il conto deve essere aperto presso una banca russa. Una manovra che dal canto suo, serve a sostenere l’economia di guerra e della sua Nazione. In barba a quelli che sono i contratti firmati in precedenza e che prevedono pagamenti in euro. E che quindi la Russia non rispetterebbe più,
Il decreto prevede solo alcune eccezioni, ma solo da valutare caso per caso. Magari è solo una reazione alle sanzioni che i paesi dell’Unione Europea ha imposto alla Russia, nella speranza di un cessate in fuoco. Anche se da questo lato il leader russo sembra non volerci sentire. Dunque il Presidente Russo tira dritto e va avanti. Comunque sia, avverte Draghi, sembra che l’Italia appoggerà la linea europea, come da accordi presi in precedenza.
Russia- Europa come dovrebbero avvenire i pagamenti?
Secondo le prime interpretazioni del decreto russo i pagamenti dei paesi ostili dovrebbero avvenire così. I paesi devono aprire un secondo conto, oltre quello che hanno già. E si precisa che il versamento sarà effettuato sul primo conto in valuta straniera. Ma si deve autorizzare la banca russa a vendere in euro in cambio di rubli da trasferire nel secondo conto.
Intanto il Presidente degli Stati Uniti, Biden ha sciolto le riserve petrolifere americane per circa un milione di barili di petrolio al giorno per sei mesi. Una decisione storica che il presidente ha deciso di prendere per aiutare l’aumento di petrolio e gas in tutto il mondo. Secondo Biden, per abbassare il prezzo del petrolio, occorre aumentare la produzione. Mentre l’Europa continua ancora a cercare di stringere contratti per le forniture, soprattutto in vista del prossimo inverno.