Imu 2022 la coppia di coniugi può decidere quale casa in loro possesso da esentare dal pagamento della tassa comunale, ecco come fare.
Imu 2022 la tassa sugli immobili
L’imu è l’imposta municipale unica o imposta municipale propria. E’ un tributo del sistema italiano che viene applicata dai comuni italiani. Inoltre è un’imposta diretta di tipo patrimoniale, proprio perché si applica sulla proprietà di immobili. Ad oggi l’Imu 2022 non si paga solo sull’abitazione in cui si risiede, dette anche “prime case”. Ma cosa succede se i coniugi sono residenti su due immobili diversi?
Il Decreto legge del 21 ottobre 2021, n.146 consente l’esenzione dall’imposta come abitazione principale per uno dei due immobili. Il decreto prevede che “nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale o in comuni diversi, le agevolazioni per l’abitazione principale e per le relative pertinenze in relaziona al nucleo familiare si applicano solo per un immobile. L’immobile va scelto dal nucleo famigliare“.
Imu 2022, ecco cosa cambia, anche per i furbetti
Fino ad oggi i coniugi possessori di più immobili, spostavano la residenza in case diverse per il semplice fatto di non pagare in entrambe le case l’imposta. Ma dal 2022 le cose sono totalmente cambiate. In altre parole, le case erano entrambe le principali, per cui l’esenzione era applicabile.
Da oggi invece le famiglie devono scegliere qua’è la casa principale e le altre saranno tutte secondarie. Quindi la seconda casa continuerà a dover essere soggetta ad Ime, se non viene indicata come abitazione principale. Indipendentemente dal fatto che gli immobili siano nello stesso comune, oppure in quelli diversi. Un caso particolare è quello in cui una coppia di coniugi uno possiede una casa in città in comproprietà con l’altro e una in montagna come unico intestatario, il coniuge potrà a scelte indicare come abitazione principale la casa in montagna. Però pagherà quota di Imu sulla casa in città. Invece l’altro coniuge non avendo altre proprietà non verserà l’Imu sulla propria quota in comproprietà della casa in città.
Il nucleo familiare discriminato rispetto alle coppie di fatto
In merito a quanto detto l’attuale regime fiscale rischia di penalizzare i nuclei familiari rispetto alle coppie di fatto. Infatti se per nucleo familiare si deve intendere non solo la famiglia intesa in modo classico, ma anche le coppie di fatto, «poiché, sino a che il rapporto non si stabilizza nel matrimonio o nell’unione civile, la struttura della norma consente a ciascuno dei partner di accedere all’esenzione della loro, rispettiva, abitazione principale».
In altre parole occorre considerare la formazione della famiglia nel suo complesso e di considerare pari anche le coppie di fatto. Anche perché si creerebbe un trattamento deteriore rispetto a quello delle persone single e delle convivenze di merito fatto. Quindi toccherà alle famiglie e alle coppie di fatto stabile quale sia la casa principale e quale quelle secondarie, se presenti. Ma attenzione a dichiarare una residenza falsa, perché se non è reato tra privati, potrebbe esserlo davanti un pubblico ufficiale o all’amministrazione pubblica.