Cosa sono i soggetti passivi e come funziona per loro la fatturazione, con le fatture elettroniche? Ma, soprattutto come funziona la differenza nel caso di soggetti passivi UE ed Extra UE? Scopriamolo in questa rapida ed esaustiva guida.
Soggetti passivi, chi sono
Partiamo subito col definire chi sono i soggetti passivi.
Il soggetto passivo di una obbligazione tributaria non è altro che colui il quale è tenuto al versamento dell’imposta in virtù di un fatto o di un atto giuridico rilevatore di capacità contributiva che è riconducibile a lui e che la legge ha individuato come presupposto d’imposta.
Per quanto riguarda i soggetti passivi dell’IVA si intendono quei soggetti che effettuano cessioni di beni e prestazioni di servizi (oggettivamente) soggette all’IVA nell’esercizio di imprese o di arti e professioni ovvero che effettuano, nell’esercizio di tali attività, importazioni o operazioni intracomunitarie.
Andiamo a vedere come funziona per questi soggetti passivi la fatturazione elettronica in UE ed Extra UE.
Fatture elettroniche UE e Extra UE: le differenze
Ovviamente, quando si fa questo distinguo ci si riferisce alla differenza tra la fatturazione comunitaria europea e a quella al di fuori della comunità europea.
Andiamo a vedere, in alcuni passaggi come si fa fattura elettronica Extra UE
Per compilare una fattura elettronica che sia indirizzata verso un cliente estero, un’azienda o un Privato che sia, occorre ricordarsi di inserire in alcuni dati determinati campi.
1. Codice Destinatario (SdI)
In primo luogo si dovrà compilare il campo “Codice Destinatario” con la sequenza di 7 caratteri “XXXXXXX”. Questo occorre sia per i clienti UE, sia extra UE.
2. “IdPaese”
Nel campo “IdPaese”, in cui si indica il paese del “Cessionario/Committente” della fattura elettronica, quindi del cliente, si deve inserire la sigla del paese estero.
3. Cap
Un altro dato che si è soliti indicare quando si compila la fattura elettronica è il CAP della località di residenza del cliente.
In caso di destinazione Extra UE, occorre compilare il campo utilizzando il valore generico 00000.
4. “IdCodice” e Codice Fiscale
Nella fattura elettronica, all’interno della sezione “IdFiscaleIVA”, blocco “Cessionario/Committente”, vi sono “IdCodice” e “CodiceFiscale”.
Pertanto occorre fare i seguenti passaggi:
- inserire nel campo “IdCodice” un valore alfanumerico identificativo della controparte, fino ad un massimo di 28 caratteri alfanumerici su cui il SdI non effettua controlli di validità;
- nel caso in cui abbiamo un soggetto consumatore finale, compilare solo il campo “IdCodice” e lasciare vuoto il campo “CodiceFiscale”.
Esterometro 2022, cosa cambia
Prima di archiviare al meglio questa nostra guida di suggerimenti e approfondimenti bisogna tenere conto di alcuni cambiamenti dell’esterometro in questo 2022.
Ma cosa è l’esterometro? Scopriamolo in maniera molto rapida.
L’esterometro è quello specifico obbligo di comunicazione telematica per la trasmissione dei dati relativi alle operazioni di cessione di beni e di prestazione di servizi delle operazioni transfrontaliere.
Più specificamente, rientrano nel computo dell’ esterometro le fatture ricevute dai medesimi soggetti; fatture emesse per servizi generici verso soggetti extraUE per cui non è stata emessa una fattura e per le quali non c’è una bolletta doganale; autofatture per servizi ricevuti da soggetti extra UE; autofatture per i beni provenienti da magazzini italiani extraUE.
E cosa cambia in tal senso nell’ anno 2022 che stiamo attraversando?
In pratica, dal 1° gennaio 2022 si utilizzerà un unico canale di trasmissione, ovvero il Sistema di Interscambio. Tale sistema sarà utilizzato sia per trasmettere le fatture elettroniche verso l’estero (con codice destinatario XXXXXXX ) sia per inviare all’Agenzia i dati delle operazioni con l’estero, sempre con il medesimo tracciato.
Questo, dunque è quanto vi fosse di più utile e necessario da sapere in merito alla fatturazione elettronica di soggetti passivi verso le due modalità di destinazione, siano esse UE che Extra UE.
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