Il bonus casa consente di effettuare lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria negli edifici. Sono numerosi gli interventi che si possono realizzare beneficiando delle detrazioni fiscali con un minimo del 50%. L’aliquota massima è pari all’85% per gli interventi che vengono realizzati anche in chiave antisismica. Ecco, nel dettaglio, quali sono gli interventi realizzabili, le scadenze e le aliquote di detrazione fiscale.
Bonus casa, le ristrutturazioni rientranti nella manutenzione straordinaria
Con il bonus casa è possibile procedere con la manutenzione straordinaria, il restauro, il risanamento conservativo e la ristrutturazione edilizia sulle singole unità abitative residenziali. Non vi sono limiti sulle categorie catastali e gli interventi possono riguardare anche gli immobili rurali e le pertinenze. Sono previste anche le manutenzioni ordinarie sulle parti comuni degli edifici residenziali ai sensi dell’articolo 1117 del Codice civile. Rientrano tra gli interventi anche i lavori di:
- ricostruzione o di ripristino degli immobili danneggiati dagli eventi calamitosi;
- la realizzazione di autorimesse o di posti auto pertinenziali.
Interventi rientranti nel bonus casa, ecco quali sono
Altri interventi sono possibili con il bonus casa. Ad esempio:
- la prevenzione degli atti illeciti da parte di terzi;
- il contenimento dell’inquinamento acustico;
- la cablatura degli edifici;
- le bonifiche dall’amianto;
- la riduzione degli infortuni domestici.
Eliminazione delle barriere architettoniche con il bonus casa, come si fa?
Con il bonus casa è possibile svolgere anche dei lavori per abbattere le barriere architettoniche. Tali lavori possono essere fatti anche con il superbonus 110%, rispettando le varie scadenze a seconda dei casi. L’intervento può essere effettuato dal 2021 se “trainato” dal super ecobonus; dal 1° giugno 2021 pure se risulta “trainato” dal super sisma bonus. Il superbonus del 110% spetta per le spese dal 1° luglio 2020 fino al 31 dicembre 2023; a partire dal 2024 la percentuale di detrazione fiscale scende al 70% e dal 1° gennaio 2025 al 65%.
Bonus casa, quando si può usare il superbonus 110% per lavori di abbattimento delle barriere architettoniche?
Si può utilizzare il superbonus 110% anche per lavori di abbattimento delle barriere architettoniche nei seguenti casi:
- per i lavori fatti dai condomini nelle parti comuni dei condomini;
- sugli interventi effettuati dall’unico proprietario a favore di edifici da due a quattro unità abitative. L’unico proprietario deve effettuare i lavori al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, di arti o di professioni;
- per gli interventi “trainati” sulle singole unità immobiliari di un condominio effettuati dalle persone fisiche;
- sui lavori delle Onlus, delle associazioni di promozione sociale (Aps) e dalle organizzazioni di volontariato (Odv).
Lavori di abbattimento delle barriere architettoniche in superbonus 110%: fino a quando si possono fare sulle villette?
In attesa di ulteriori novità sulla normativa del superbonus, la detrazione del 110% può essere ottenuta per interventi di abbattimento delle barriere architettoniche delle villette dalle persone fisiche entro il 31 dicembre 2022. A condizione che entro il 30 giugno 2022 sia stato effettuato il primo stato di avanzamento dei lavori di almeno il 30% dell’intero intervento.
Misure antisismiche con il bonus casa: ecco cosa si può fare per la detrazione fiscale
Più complessa è la normativa sugli interventi antisismici e sulla messa in sicurezza statica con il bonus casa. Gli interventi sono ammissibili nelle zone sismiche classificate come 1, 2 e 3. Il bonus casa spettante varia nelle percentuali del 50%, del 70%, del 75%, dell’80% e dell’85%. Gli interventi devono essere realizzati, per beneficiare di queste percentuali, entro il 31 dicembre 2024. Gli stessi interventi possono essere effettuati con il superbonus 110% a seconda dei casi.
Bonus casa, la detrazioni per le spese di interventi antisismici
A partire dal 2017 e fino al 31 dicembre 2024 si possono effettuare degli interventi antisismici con il bonus casa. La detrazione Irpef e Ires spettante è pari al 50% con un tetto di spesa pari a 96 mila euro per ogni unità abitativa. La detrazione fiscale deve essere ripartita in cinque anni. Il beneficio fiscale sale al:
- 70%, se dai lavori ne deriva una riduzione di una classe del rischio sismico;
- 75% per le parti comuni di un edificio, secondo quanto prevede il comma 1 quinquies dell’articolo 16, del decreto legge numero 63 del 4 giugno 2013;
- 80% se dagli interventi ne deriva una riduzione del rischio sismico di almeno due classi;
- 85% se la riduzione di due classi interessa le parti comuni di un edificio, ai sensi del comma 1 quater, dell’articolo 16, del decreto legge numero 63 del 4 giugno 2013.
Bonus casa, quando conseguire risparmi energetici?
Con il bonus casa è possibile fare interventi anche per conseguire risparmi energetici non qualificati, compresi quelli del fotovoltaico, ai sensi del comma 1 dell’articolo 16 bis del Testo unico delle imposte sui redditi (Tuir). Diversamente, i lavori di risparmio energetico si possono fare con il superbonus 110% nei casi di:
- installazione degli impianti solari fotovoltaici connessi all’energia elettrica negli edifici. Il massimo della spesa ammissibile è pari a 48 mila euro (o entro i 2.400 euro per ogni kW di potenza);
- sistemi di accumulo integrati negli impianti solari fotovoltaici spetta il superbonus 110% con massimale di spesa di 48 mila euro o 1.000 euro per ogni kW della capacità di accumulo.
Bonus casa, quanto spetta di detrazione?
A eccezione dei casi specifici dei lavori di riduzione del rischio sismico, gli interventi eseguiti beneficiando del bonus casa permettono di ottenere detrazioni fiscali pari:
- al 50%, con un massimale di spesa pari a 96 mila euro e detrazione limite di 48 mila euro da ripartire in dieci quote annuali fino al 31 dicembre 2024;
- al 36% di detrazione Irpef con massimale di spesa pari a 48 mila euro e detrazione limite di 17.280 euro a partire dal 1° gennaio 2025 (e da ripartire in dieci quote costanti annuali).