Su 4 milioni di domande presentate per l’accesso all’assegno unico, 22.000 sono al vaglio dei controlli dell’INPS concentrati soprattutto sulle richieste fatte in favore di maggiorenni, cioè i ragazzi tra 18 e 21 anni che possono accedere all’assegno unico per maggiorenni.
Assegno unico per maggiorenni: partono i controlli del nucleo antifrode
Le prime truffe erano già state poste sotto controllo nel mese di marzo e avevano riguardato domande “anomale” ad esempio per genitori che dichiaravano di avere 17 figli, altre sono state poste sotto controllo del nucleo antifrode nel mese di aprile e l’INPS ha reso noto che ora le attenzioni sono concentrate sui requisiti per accedere all’assegno unico per maggiorenni. L’obiettivo è verificare che i ragazzi abbiano i requisiti per poter accedere al welfare in oggetto. La normativa stabilisce che i ragazzi tra i 18 e i 21 anni possono proporre anche autonomamente e indicando quindi un codice Iban di conto a loro intestato, la domanda per l’Assegno Unico.
Quali sono i requisiti per l’assegno unico per maggiorenni?
Per potere ottenere l’assegno unico anche dopo il compimento dei 18 anni è necessario che:
- frequenti un corso di studio ( scuola superiore, università, corso di formazione professionale);
- svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e percepisca a fronte di tale impegno un reddito annuo inferiore a 8.000 euro;
- sia disoccupato ma regolarmente iscritto al centro per l’impiego competente per territorio e attivo quindi nella ricerca di un lavoro;
- svolga il servizio civile universale.
Ricordiamo che può ricevere l’assegno unico anche il figlio che, avendo i requisiti sopra prescritti, non sia convivente con alcuno dei genitori, ma non deve essere sposato e non deve avere a sua volta figli.
Cosa fare quando il figlio diventa maggiorenne?
Quando il figlio diventa maggiorenne, cessa la continuità dell’erogazione dell’Assegno Unico, spetta quindi alle parti attivarsi per far in modo che si possa continuare a percepirlo. Due sono i percorsi che consentono l’erogazione.
Nel caso in cui il genitore abbia presentato la domanda per l’assegno unico prima che il figlio diventasse maggiorenne, in seguito al raggiungimento della maggiore età, il figlio può presentare autonomamente la domanda. In questo caso la domanda precedente sarà cancellata dalla scheda e l’assegno sarà erogato direttamente al figlio maggiorenne. Ricordiamo che l’Iban fornito dal figlio deve essere a lui intestato, non può presentare la domanda con Iban dei genitori, mentre se continuano a percepirlo i genitori, quindi il figlio non propone autonoma domanda, non serve che il figlio abbia un Iban.
Nel momento in cui il figlio compie 18 anni e non presenta autonoma domanda, la precedente domanda proposta dai genitori risulta “in evidenza”. Il genitore deve quindi integrare la domanda, dichiarando che il figlio ha i requisiti per poterlo percepire. Sarà necessario che il genitore si colleghi al sito dell’Inps, si identifichi con CIE, SPID o CNS. Acceda alla voce “Consulta e gestisci le domande che hai presentato”, all’interno della domanda deve andare nella scheda del figlio e quindi confermare la presenza di uno dei requisiti previsti per poter ottenere l’assegno unico anche se maggiorenni. A questo punto basta salvare i dati.