Per il Superbonus 110% gli ultimi mesi sono stati abbastanza difficili perché sono state introdotte numerose novità volte soprattutto ad evitare le truffe. Poste Italiane nel frattempo ha provveduto a bloccare la piattaforma per la cessione del credito, la stessa dal 7 marzo 2022 è di nuovo attiva, ma naturalmente con dei cambiamenti dovuti alle nuove regole introdotte in questi mesi.
Superbonus: riaperta la piattaforma per la cessione del credito di Poste Italiane
Dal 7 marzo 2022 Poste Italiane comincia nuovamente ad acquistare i crediti di imposta generati dai lavori edilizi, ma ovviamente applica i nuovi limiti e le nuove condizioni previste per legge e in particolare contenuti all’interno del decreto legge 157 del 2021, decreto Sostegni ter e decreto 13 del 2022.
La prima novità è determinata dal fatto che Poste Italiane darà il via libera all’acquisto del credito solo per le prime cessioni e quindi per importi maturati da chi ha effettivamente effettuato l’acquisto. Nell’avviso viene appunto sottolineato che non acquista per ora, e fino a novità legislative future, nessun credito di imposta che sia stato già “oggetto di precedente trasferimento, inclusi i crediti di imposta maturati in seguito a sconto in fattura.”
Questo implica che le imprese che hanno già a loro volta acquistato il credito o praticato lo sconto in fattura, non sarà possibile l’ulteriore cessione a Poste Italiane.
L’acquisto del credito di imposta da parte di Poste Italiane è inoltre subordinato all’effettiva disponibilità di somme stanziate dall’Agenzia delle Entrate. Poste Italiane sottolinea anche che non vi è alcun obbligo di accettare il credito di imposta, di conseguenza il suo eventuale rifiuto è insindacabile.
I documenti necessari
Per la cessione del credito a Poste Italiane relativa a importi maturati in seguito a lavori in edilizia, tra cui il Superbonus 110%, ora è necessario anche adempiere ad obblighi documentali maggiormente stringenti.
I documenti da allegare sono le copie di:
- asseverazione dei lavori eseguiti;
- modulo di comunicazione dell’opzione di cessione del credito d’imposta con ricevuta;
- una dichiarazione dell’intermediario fiscale attestante che il modulo di comunicazione dell’opzione per la cessione del credito è conforme a quello inviato all’Agenzia delle Entrate;
- bonifici ( naturalmente deve trattarsi dei classici bonifici parlanti, quindi con causale, importo, codice fiscale di colui che ha effettuato il pagamento, codice fiscale e partita iva di chi riceve il pagamento);
- documentazione che dimostri il diritto di proprietà sull’immobile o di altro diritto di godimento (visura catastale storica per la proprietà, contratto di locazione o comodato d’uso per il godimento);
- documentazione che dimostri la capacità reddituale e patrimoniale in riferimento al valore dei lavori eseguiti. Si allega quindi anche la dichiarazione dei redditi.
Controlli eseguiti prima della cessione del credito a Poste Italiane
Poste Italiane rende noto che in seguito all’inoltro in piattaforma della domanda per accedere alla cessione del credito saranno eseguiti degli attenti controlli che potrebbero richiedere anche tempi piuttosto ampi, a questi tempi potrebbero aggiungersi anche quelli dell’Agenzia delle Entrate. Fino al momento in cui interviene l’accettazione della cessione del credito di Poste Italiane da parte dell’Agenzia delle Entrate è sempre possibile recedere dalla richiesta senza applicazione di penali.