Per qualcuno è arrivata l’amara sorpresa di ritrovarsi senza ricarica del reddito di cittadinanza nel mese di febbraio. La ricarica che è Poste italiane ha iniziato a versare ai beneficiari sul finire del mese scorso, a qualcuno non è arrivata. Le motivazioni possono essere davvero molteplici, ma tutte dipendono dall’Isee. Infatti febbraio è stato il primo mese del 2022 che ha utilizzato la nuova certificazione Isee per erogare il reddito di cittadinanza. Naturalmente per chi ha provveduto per tempo a ottenerla dall’Inps. Questo può essere un primo motivo di sospensione della ricarica di febbraio, ma non l’unico come vedremo in seguito.
Ecco una accurata analisi sulle cose che possono essere successe e quali adempimenti un beneficiario del reddito di cittadinanza deve ricordare di effettuare ogni gennaio per non incorrere anche l’anno venturo, nello stesso problema.
L’Isee andava rinnovato entro una determinata data
Una prima motivazione che forse ha portato alla sospensione del sussidio per qualcuno è la data di rinnovo dell’Isee. Per portare alla piena continuità di fruizione del sussidio l’Isee andava fatto entro il 31 gennaio 2022. Chi ha ritardato la presentazione della DSU anche solo di qualche giorno, è incappato nella sospensione. Nulla di grave, si tratta di una sospensione minima, solo per febbraio. A marzo chi ha ritardato l’Isee tornerà tra i beneficiari. Naturalmente sempre che permangano le condizioni utili al beneficio. E probabilmente, con importi diversi di questo sussidio. Infatti l’Isee nuovo è parametrato sui redditi e sui patrimoni del 2020, mentre il precedente, era parametrato ai redditi e ai patrimoni del 2019.
E la rata di gennaio, normalmente percepita da tutti, ha utilizzato come prassi vuole, i dati dell’Isee scaduto il 31 dicembre 2021. Per chi ha perso la rata di febbraio, questa slitta di un mese la scadenza del beneficio, cioè il 18imo mese termina ilmese successivo a quello in cui era inizialmente prevista. È naturale infine, sottolineare come, coloro che ancora oggi si trovano a non avere adempiuto al rinnovo dell’Isee, non percepiranno il sussidio nemmeno a marzo. Anche chi adempie in questi giorni si vedrà riattivare, a requisiti di accesso confermati, il benefit solo ad aprile. In pratica, come si adempie all’Isee si può ritornare dentro il sussidio, sempre che l’adempimento venga completato entro la fine dell’anno.
Le altre motivazioni di sospensione del reddito di cittadinanza a febbraio
Quanto detto in precedenza fa riferimento alla situazione tipica di chi continua a detenere i requisiti per il reddito di cittadinanza, anche con il nuovo Isee. Magari come detto, con importi diversi, ma sempre dentro il programma. Diverso il caso di chi ha superato le soglie utili alla fruizione del beneficio. In questo caso non si può parlare di reddito di cittadinanza sospeso a febbraio, ma di decadenza dal beneficio. C’è chi, anche avendo adempiuto per tempo alla nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica, ed avendo la certificazione Isee in corso di validità già sul finire di gennaio, non ha preso la ricarica.
In questo caso potrebbero essere state superate le soglie di qualsiasi tipologia di requisito tra i tanti che la misura prevede. Un controllo andrebbe fatto in questo senso. Infatti per continuare a percepire il beneficio anche nel 2022 occorre rispettare i seguenti limiti:
- Isee (sia ordinario che minorenni) non superiore a 9.360 euro;
- Patrimonio immobiliare detenuto in Italia come all’estero, non superiore 30.000 euro escludendo la casa di abitazione principale;
- Patrimonio mobiliare entro 6.000 euro con un componente e fino a 10.000 euro con tre o più componenti);
- Reddito famigliare non superiore a 6.000 euro per i single, e non superiore alla soglia massima prevista in base alla scala di equivalenza diversa in base al numero dei familiari.
Reddito di cittadinanza sospeso a febbraio? non sempre si può parlare di sospensione
Chi dal nuovo Isee trova i nuovi valori superiori a questi prima citati, non ha preso la ricarica e non si può parlare di sospensione. Infatti si tratta di decadenza del beneficio. In pratica, si è fuori dal programma e fuori dai beneficiari della misura.
Chi trova un errore nei dati inseriti nella DSU, anche dopo che la certificazione Isee è stata rilasciata, deve rettificarla. È una facoltà stabilita dalla legge e assolutamente possibile. Può capitare di aver inserito nella DSU un immobile due volte, oppure non aver considerato un immobile come casa di abitazione.
In questi casi l’Inps non sente ragioni e superata la soglia di patrimonio immobiliare utile al sussidio, fa decadere il richiedente da questo beneficio. Ad Isee rettificato, occorre ripresentare ex novo la domanda di reddito di cittadinanza. Naturalmente la sua fruizione sarà collegata alla precedente, perché si continua con le mensilità fino al 18imo mese. Come per chi è stato sospeso, le mensilità non erogate fanno solo slittare la scadenza dei 18 mesi e non riducono la durata del beneficio.