La maggior parte del lavoratori in questi giorni ha ricevuto la Certificazione Unica 2022, questa è alla base della successiva dichiarazione dei redditi che potrà essere presentata dal mese di maggio. Dopo aver presentato la dichiarazione dei redditi si potrà ricevere anche il rimborso Irpef, ma quando sarà versato il rimborso Irpef 2022?
Dalla Certificazione Unica al rimborso Irpef 2022
La Certificazione Unica viene rilasciata dal datore di lavoro, nel caso in cui nel corso dell’anno siano intercorsi rapporti di lavoro con più soggetti, ognuno di essi è tenuto a consegnare la Certificazione Unica entro il mese di marzo. I pensionati possono invece scaricare la certificazione dal sito INPS accedendo attraverso l’uso di SPID, CIE o CNS. I dipendenti pubblici possono scaricarla sul sito NoiPA, mentre chi riceve importi imponibili dall’INAIL potrà scaricare la CU direttamente dal sito INAIL.
Sappiamo che il datore di lavoro, l’ INPS e i vari enti che erogano stipendi e pensioni sono sostituti di imposta, cioè versano le imposte al posto del soggetto passivo dell’imposta. Può però capitare che tali somme siano eccessive rispetto a quanto dovuto e questo perché sono state sostenute delle spese da portare in detrazione, in altri casi invece può capitare che il sostituto di imposta abbia versato meno di quanto effettivamente dovuto dal soggetto, ad esempio perché ha altri redditi e cumulandoli scatta un’aliquota diversa. Questi naturalmente sono solo alcuni dei casi che possono verificarsi. Al verificarsi di questi è bene presentare la dichiarazione dei redditi o 730. I termini previsti sono il 30 settembre 2022. La scadenza è il 25 ottobre 2022 per la correzione di eventuali errori nel 730 ordinario con necessità quindi di avere il 730 integrativo.
Naturalmente solo dopo aver presentato la dichiarazione dei redditi 2022 sarà possibile ottenere il rimborso Irpef 2022.
Quando si riceve il rimborso Irpef 2022?
Si è detto che la presentazione del 730 o della dichiarazione dei redditi può avvenire dal mese di maggio 2022, in questo caso si potrà ricevere il rimborso Irpef già dal mese di luglio 2022. Per i lavoratori deve essere individuato anche il datore di lavoro sostituto che dovrà provvedere a versare il rimborso Irpef, naturalmente tali somme saranno comunque recuperate anche dal datore di lavoro. Per i pensionati, l’Inps, o altro ente pensionistico che ha agito in qualità di sostituto di imposta, provvederà ad accreditare le somme nella prima mensilità utile partendo sempre dal mese di luglio 2022. Chi invece attenderà l’ultimo momento per presentare il modello 730, potrà ricevere il rimborso a partire dal mese di ottobre 2022.
Detrazioni Irpef
Ricordiamo quali sono le spese principali che possono essere portate in detrazione. La detrazione viene applicata solo dopo aver calcolato l’ipotetica imposta dovuta e sottratta da tale importo. In primo luogo ci sono le spese mediche e tra le spese per dispositivi medici, ricordiamo che rientrano anche quelle sostenute per l’acquisto di mascherine FFP2 e FFp3. Per avere maggiori informazioni su come portare in detrazione i costi per le mascherine, leggi l’approfondimento: Detrazione mascherine: le modalità operative indicate dal MEF.
Sono inoltre detraibili:
- spese di assicurazione (non obbligatoria);
- spese per gli interessi passivi dei mutui;
- affitto;
- spese veterinarie;
- istruzione (spese universitarie e non);
- iscrizione palestra e altre attività sportive;
- spese funebri;
- spese per lavori edili (sismabonus, bonus facciate, ristrutturazione, superbonus 110%…);
- erogazioni liberali (donazioni a enti del terzo settore);
- spese di intermediazione immobiliare.
Deduzioni Irpef 2022
Sono diverse dalle detrazioni le deduzioni, infatti le deduzioni devono essere sottratte dal reddito imponibile e quindi vanno a ridurre la base imponibile su cui è calcolata l’imposta dando comunque origine a un importante risparmio. Le spese deducibili sono:
- spese contributive e oneri previdenziali;
- contributi versati a forme pensionistiche individuali e complementari;
- assegno di mantenimento corrisposto all’ex coniuge (deve dichiararli l’ex coniuge e vengono eventualmente tassati a quest’ultimo);
- contributi e oneri previdenziali versati per i collaboratori domestici;
- contributi ed erogazioni liberali in favore di enti religiosi;
- erogazioni in favore di ONG riconosciute;
- spese mediche per assistenza disabili;
- erogazioni liberali per associazioni enti che perseguono finalità benefiche, culturali, scientifiche.
- contributi versati ai fondi integrativi del SSN;
Nell’arco delle deduzioni si comprendono quindi soldi che effettivamente non sono nella disponibilità del soggetto.
Naturalmente la lista di detrazioni e deduzioni ogni anno può essere rivista, proprio per questo è bene fin da ora raccogliere fatture e scontrini da portare al proprio Centro di Assistenza Fiscale o commercialista al fine di controllare quali possono essere portate in deduzione o in detrazione.