Entrerà in vigore il 6 maggio 2022 la modifica contrattuale di PayPal che applicherà commissioni sui conti dormienti. Di cosa si tratta e come funziona?
Cos’è PayPal
PayPal è probabilmente la piattaforma di pagamento digitale più conosciuta al mondo ed è molto utilizzata anche in Italia. Consente di disporre e ottenere pagamenti e fare acquisti online sicuri. Per aprire un conto PayPal non sono necessarie formalità, infatti basta avere una casella di posta elettronica e il gioco è fatto.
Non sono previste commissioni fisse, cioè non c’è un prelievo periodico dei fondi. Sono però applicate piccole commissioni ad alcune transizioni, in particolare quando si effettuano e si ricevono pagamenti. Ad esempio in caso di acquisti non ci sono commissioni sul conto PayPal. Proprio la sua versatilità ha portato molte persone ad aprire un conto senza poi utilizzarlo effettivamente. Naturalmente su tutti questi utenti non c’è alcun guadagno da parte di PayPal e quindi la società ha previsto dei cambiamenti. Gli stessi saranno attivi dal 6 maggio 2022. Il principale cambiamento è rappresentato dalle commissioni sui conti dormienti.
PayPal e le commissioni sui conti dormienti
Trattandosi di una modifica contrattuale unilaterale, affinché sia efficace è necessario che ne sia data comunicazione agli utenti entro 2 mesi dal momento in cui prende il via l’applicazione della nuova regola. Entro il 6 marzo molti riceveranno la comunicazione, altri già la stanno ricevendo. Cosa cambia per gli utenti?
Le nuove regole si applicano ai conti dormienti, cioè ai conti in cui nell’arco di un anno non sono state compiute operazioni, può trattarsi di un accredito, un pagamento, un acquisto, insomma un’operazione qualunque. Per costoro ci sarà una commissione di 10 euro. La modifica entra in vigore il 6 maggio 2022, ma i primi prelievi saranno effettuati ad ottobre 2022 per i venditori e ad ottobre 2023 per i conti personali. Per evitare questo addebito, in particolare per chi non solo ha un conto dormiente, ma nello stesso tiene solo pochi spicci, cosa frequente perché solitamente chi non lo usa, non lo carica e quindi si ritroverebbe in passivo, è necessario effettuare almeno un’operazione l’anno. In alternativa per chi non lo usa più, e non ha intenzione di ricominciare, potrebbe essere conveniente chiudere il conto prima del 6 maggio 2022 e quindi recedere dal contratto.
C’è da ricordare che chi non riceve la comunicazione entro il 6 marzo non dovrà temere nulla, infatti le modifiche contrattuali unilaterali, come ricordato già in precedenza, non sono valide se non comunicate almeno 60 giorni prima. E’ bene però anche controllare la casella di posta Spam, infatti spesso le e-mail “commerciali” oppure provenienti da indirizzi e-mail che solitamente il titolare non apre, vengono classificate in modo automatico come Spam.
Ulteriori novità da PayPal
Questa però non è l’unica novità prevista da PayPal, infatti viene meno la protezione sugli acquisti in NFT. Generalmente PayPal offre una protezione sugli acquisti, questo vuol dire che nel caso in cui il prodotto acquistato tramite l’uso di un conto PayPal non arrivi a destinazione oppure non sia conforme alle aspettative, facendo ricorso a PayPal è possibile ottenere la restituzione delle somme pagate. Esiste però una lista di venditori per i quali non è fornita tale protezione. Tra gli acquisti che saranno esclusi a partire dai prossimi mesi ci sono quelli di NFT di valore superiore a 10.000 dollari.
Un’altra importante modifica riguarda la legge applicabile. Chi fino ad ora ha aderito a un contratto per aprire un conto PayPal, sa che la legge applicabile è quella del Regno Unito, ora tutto cambia. La legge applicabile al contratto in caso di controversie sarà quella del Lussemburgo e di conseguenza cambia anche il foro, la competenza per la decisione su controversie tra PayPal e utenti sarà di spettanza dei tribunali del Lussemburgo. Dopo la Brexit questa modifica si è resa necessaria per allinearsi alla sede di PayPal (Europe) S.à r.l. et Cie, S.C.A., banca registrata nel Lussemburgo.
Paypal ha reso noto che ci sarà anche una modifica alla sezione Reclami, infatti sarà necessario fornire una maggiore quantità di dati per poter procedere.