I contributi della nuova Sabatini possono essere erogati in cinque rate. Ciò significa che la concessione del contributo può essere spalmata su più quote. La novità è arrivata all’inizio del 2022 con la legge di Bilancio annuale. E l’erogazione su più quote dei contributi della nuova Sabatini ha decorrenza per le domande presentate a partire dal 1° gennaio 2022. Il contributo in un’unica soluzione è ammissibile solo per finanziamenti non superiori ai 200 mila euro. In entrambi i casi, si può chiedere il contributo solo concludendo l’investimento. L’investimento deve essere effettuato entro i 12 mesi successivi alla data di stipula del contratto di finanziamento. Diversamente si può perdere il contributo.
Nuova Sabatini, quali sono le condizioni di finanziamento?
Le condizioni relativi alla nuova Sabatini prevedono l’assistenza della garanzia del Fondo di garanzia delle piccole e medie imprese (Pmi) fino all’80% dell’ammontare del finanziamento. Il finanziamento non deve superare i cinque anni. L’importo minimo è pari a 20 mila euro, quello massimo arriva a 4 milioni di euro. Il limite minimo si riferisce alla singola domanda. Il limite dei 4 milioni di euro, invece, si riferisce alla somma di tutti gli investimenti ammessi dal ministero per lo Sviluppo Economico a vantaggio di una singola Pmi dall’entrata in vigore del decreto legge numero 69 del 2013. Il contributo deve essere utilizzare per coprire interamente gli investimenti ammissibili.
Quali sono i beni che possono essere acquistati con la nuova Sabatini?
Le piccole e medie imprese possono utilizzare le agevolazioni della nuova Sabatini per:
- acquistare, anche in leasing, i beni strumentali oggetto di investimento. I beni devono essere destinati alle strutture produttive già esistenti oppure da creare. Le strutture possono essere situate ovunque nel territorio nazionale;
- rientrano negli investimenti, diversi da quelli 4.0, le spese per acquistare o per prendere in leasing impianti, macchinari e attrezzature nuove a utilizzo produttivo;
- i beni oggetto di investimento, inoltre, devono essere a utilizzo produttivo. Ci deve essere correlazione tra l’acquisto del bene e l’attività svolta dalla piccola e media impresa.
Quali imprese possono presentare domanda per ricorrere alla nuova Sabatini?
Le agevolazioni della nuova Sabatini sono riservate alle micro, piccole e medie imprese. Al momento della presentazione della domanda delle agevolazioni, le imprese devono risultare costituite e iscritte nel Registro delle Imprese. Inoltre, le imprese devono essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non devono trovarsi in situazioni di liquidazione volontaria oppure essere sottoposte a delle procedure concorsuali.
Nuova Sabatini, a quanto ammonta il contributo del Mise?
Il contributo del ministero per lo Sviluppo Economico (Mise) è concesso a fronte di un finanziamento in leasing oppure bancario erogato da un intermediario finanziario o da un istituto bancario aderente alle convenzioni del ministero stesso, dell’Abi o della Cassa depositi e prestiti. L’ammontare del contributo si determina nella misura degli interessi calcolati su un prestito di 5 anni e di importo pari a quello dell’investimento. Il tasso di interesse è corrispondente:
- al 2,75% sulle spese per gli investimenti ordinari;
- 3,575% per spese di investimenti relative alle tecnologie digitali, sistemi di tracciamento e di pesatura dei rifiuti. Si tratta di investimenti rientranti nelle tecnologie dell’Industria 4.0.
Nuova Sabatini, come avviene la concessione del contributo del ministero per lo Sviluppo Economico?
L’erogazione del contributo avviene nel momento in cui si completa l’investimento. Quest’ultimo deve essere effettuato entro i dodici mesi susseguenti alla data di stipula del contratto di finanziamento. La data che fa fede è quella dell’ultimo titolo di spesa relativo all’investimento. Nel caso di leasing, fa fede la data dell’ultimo verbale di consegna del bene.
Nuova Sabatini, le novità introdotte nel 2022 dal ministero per lo Sviluppo Economico (Mise)
La legge di Bilancio 2022 aveva già ridefinito l’erogazione dell’agevolazione della nuova Sabatini prevedendo il contributo spettanti erogato su più quote a favore delle imprese per le domande inoltrare a partire dal 1° gennaio scorso. Il ministero è peraltro intervenuto con la circolare numero 696 del 17 marzo scorso per chiarire come debba avvenire l’erogazione del contributo. L’incentivo viene erogato in un’unica soluzione solo nel caso in cui il finanziamento non eccede i 200 mila euro. Per finanziamenti superiori (e comunque non oltre i 4 milioni di euro per l’insieme dei beni finanziabili per ciascuna piccola e media impresa) l’erogazione avviene per quote annuali.
Nuova Sabatini, come si presenta la domanda del contributo?
La domanda del contributo previsto dalla nuova Sabatini si presenta direttamente in banca o presso l’intermediario finanziario. La domanda deve avvenire, dunque, unitamente a quella di richiesta del finanziamento. È previsto che una singola impresa presenti più domande di agevolazioni a differenti banche o intermediari finanziari. Le domande sono ammissibili perché si riferiscano a investimenti differenti. Inoltre, il valore totale dei finanziamenti per ciascuna piccola e media impresa non deve eccedere i 4 milioni di euro.