Con l’obbiettivo di detonare gli effetti della grave crisi economica per il Covid, da parte dell’Unione Europea ecco alcune misure eccezionali. Per sostenere la filiera e l’intero settore agricolo e zootecnico, non potevano mancare aiuti su base europea. Il settore è nettamente in crisi, soprattutto per due fattori scatenati. Gli aumenti di molti dei prodotti che tipicamente si utilizzano in agricoltura e la speculazione di mercato che non manca mai in periodi di crisi economica.
Cosa sta accadendo nel settore dopo la crisi Russia-Ucraina
Una serie di aiuti si sono resi necessari per contenere la gravissima crisi economica che la guerra tra Russia e Ucraina ha indotto. Una crisi che si aggiunge ad un’altra. Perché sono ancora in pieno corso gli altri effetti sull’economia, di due anni di pandemia. E tra i settori maggiormente colpiti dalla grave crisi, senza dubbio l’agricoltura e la zootecnia. Settori questi colpiti duramente da aumenti dell’energia elettrica e del gas, da incrementi del prezzo del carburante (anche quello per uso agricolo naturalmente), da aumenti dei mangimi e dei concimi e dalla speculazione dei mercati. Come si legge sul sito di settore “agricoltura.it”, la crisi c’è e si sente bene, ma dalla UE sta per arrivate una prima risposta importante. Nuove misure e provvedimenti per garantire la sicurezza alimentare e aiutare gli agricoltori a fronteggiare gli effetti di questa crisi.
Sblocco dei terreni a riposo, di cosa si tratta?
Si parte con lo sblocco di più di 4 milioni di ettari di terreni messi a riposo. Questo il primo capitolo degli interventi dell’Unione Europea. Si tratta di terreni siti nelle aree di interesse ecologico. Un intervento atto a implementare la produzione di beni quali il mais o i vari cereali. La Comunità Europea quindi spinge per coprire gli ammanchi di produzione di questi beni. Solo per l’Italia, a questo capitolato di intervento, la UE ha intenzione di mettere a disposizione 50 milioni di euro. Si tratta di un intervento e di dotazioni utili come sostegno per l’attivazione della cosiddetta riserva di crisi della PAC.
Sul sito prima citato, anche i commenti che una delle principali associazioni italiane di settore, la CIA-Agricoltori, ha prodotto dopo l’annuncio del pacchetto di aiuti. Un autentico piano straordinario europeo è quello che si sta per mettere in atto per fronteggiare le emergenze dell’intero settore. Più o meno quello che è accaduto già con la pandemia in questi ultimi 24 mesi.
Cosa dice la CIA Agriocoltori
Molto importanti le deroghe al greening per tutto il 2022 sui terreni a riposo. Una soluzione per accelerare la produttività di cereali per esempio, vista la grave crisi che questo genere di prodotto sta vivendo per la speculazione dei mercati viste le difficoltà di approvvigionamento internazionale. Il fatto che verranno a mancare le importazioni dalle zone scenario di guerra oggi, cioè l’Ucraina. Sono circa 7/8 milioni di tonnellate di mais per esempio, quelli si cui si sentirà la mancanza perché di provenienza dall’Ucraina. Ma anche il grano avrà seri problemi perché oggi Russia e Ucraina rappresentano un quarto delle esportazioni globali del cereale. Dalla UE inevitabile, vista la situazione, spronare gli agricoltori italiani a seminare di più.
Anche gli anticipi PAC
Un tipico esempio il granturco è un prodotto che l’Italia deve spingere. Infatti nell’ultimo decennio l’Italia ha perso il 30% della produzione di granoturco. Dalla UE arriva anche ilvia alla attivazione della cosiddetta riserva di crisi PAC. Si tratta di un fondo da 500 milioni di euro che ogni stato che fa parte dell’Unione Europea potrà finanziare in partecipazione in misura pari al 200%. L’idea è quella di arrivare a 35.000 euro ad azienda, in modo tale da sostenere tramite aiuti di Stato, le spese di produzione delle aziende stesse.