Nel precedente approfondimento abbiamo parlato delle detrazioni per spese mediche e sanitarie, parleremo ora delle deduzioni per spese mediche e sanitarie. Si tratta comunque di casi residui.
Cosa sono le deduzioni e come funzionano?
La deduzione consente di sottrarre dal reddito imponibile determinate somme, andando a ridurre la base imponibile, l’imposta sul reddito da versare (Irpef) si riduce, spesso anche in modo notevole. La differenza tra le detrazioni viste in precedenza e le deduzioni è data anche dal fatto che le detrazioni vanno ad agire sull’imposta, ma viene considerata solo una percentuale, cioè il 19% e vi è una franchigia. Con le deduzioni è come se la relativa quota di reddito non sia mai stata maturata quindi non dà luogo a tassazione, si tratta quindi di un regime maggiormente favorevole.
Chi ha diritto alle deduzioni per spese mediche e sanitarie.
Ritornando alle deduzioni, le stesse si applicano alle spese mediche e sanitarie affrontate dalle persone con disabilità. La normativa stabilisce che può usufruirne chi ha ottenuto il riconoscimento di invalidità previsto dalla legge 104 del 1992.
Affinché si possano portare in deduzione le spese mediche e sanitarie è necessario che ci sia il riconoscimento ai sensi del comma 1 dell’articolo 3 della legge 104 del 1992, non occorre invece che si verifichi l’ipotesi del comma 3 dello stesso articolo. In particolare il comma 1 riconosce l’invalidità nei casi di “minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.” Il comma 3 invece si occupa di persone con handicap di grave entità e che a causa dello stesso ha bisogno di un intervento assistenziale permanente. Si ricava quindi che basta il riconoscimento dell’handicap di grave entità, ma non occorre che la persona sia in condizione di aver bisogno di assistenza continua.
Per gli invalidi civili è necessario invece che l’invalidità sia grave e permanente.
Possono essere portate in deduzione anche le spese sostenute per le persone decedute, in questo caso la deduzione spetta agli eredi che le hanno affrontate. Ad esempio può capitare che una persona muoia ma che vi siano spese sanitarie pendenti affrontate dagli eredi, in questo caso gli stessi possono portarle in deduzione per la quota da ciascuno sostenuta.
Quali sono le spese mediche che possono essere portate in deduzione?
Le spese mediche e sanitarie deducibili sono:
- spese mediche generiche come medicinali, anche in questo caso può trattarsi di medicinali da banco) e spese sostenute per visite mediche generiche;
- spese di assistenza specialistiche, vi rientrano spese per il personale infermieristico, spese assistenza riabilitativa effettuata da personale paramedico, prestazioni rese da personale con qualifica professionale di addetto all’assistenza di base o di operatore tecnico assistenziale e infine prestazioni di personale coordinamento delle attività assistenziali di nucleo, dal personale con la qualifica di educatore professionale, dal personale qualificato addetto ad attività di animazione e di terapia occupazionale .
Affinché si possano dedurre tali spese non è necessario che ci sia la prescrizione medica, ma dal documento di spesa si deve evincere la qualifica professionale del soggetto che presta il servizio e la tipologia di prestazione eseguita.
Rientrano tra le spese deducibili solo se prescritte dal medico la ippoterapia e la musicoterapia.
Spese mediche e sanitarie non deducibili
Non possono essere portate in deduzione le spese mediche e sanitarie per:
- prestazioni del pedagogista in quanto non riconosciuta come professione medica;
- le spese mediche specialistiche, ad esempio analisi diagnostiche, per le stesse si può però usufruire delle detrazioni (rimandiamo all’approfondimento sulle detrazioni);
- le spese per gli alimenti a fini medici speciali, inseriti nella sezione A1 del Registro nazionale di cui all’art. 7 del decreto del Ministero della sanità dell’8 giugno 2001;
- le spese affrontate in favore di cooperative per il sostegno all’apprendimento.
In caso di ricovero presso una struttura di assistenza per il disabile, non è possibile portare in deduzione l’importo della retta, ma solo la parte riguardante le spese mediche generiche e specialistiche, anche determinate in modo forfettario in base alla normativa regionale. Per beneficiare di questa deduzione è necessario che la struttura che mette a disposizione il servizio di assistenza nella fattura indichi separatamente le spese di retta e quelle deducibili.
Come avvalersi delle deduzioni per spese mediche e sanitarie
Le spese mediche e di assistenza specifica che abbiamo visto sono interamente deducibili. Devono essere portate in deduzione dal soggetto che le ha sostenute. Di conseguenza sono deducibili anche se sostenute dai familiari del disabile come il coniuge, genitori, figli, anche adottivi, generi, nuore, suoceri e suocere, fratelli, sorelle, nonni e nonne. La deduzione spetta anche se il familiare in favore del quale sono sostenute le spese non è fiscalmente a carico.
Naturalmente per potersi avvalere delle deduzioni è necessario avere lo scontrino parlante ( per i farmaci) la ricevuta o la fattura per le prestazioni mediche. Nel caso in cui le spese siano deducibili solo se prescritte dal medico, occorre anche provare tale prescrizione.
Ricordiamo che le spese che abbiamo visto possono essere portate in detrazione o in deduzione attraverso la dichiarazione dei redditi, questa può essere presentata dal mese di maggio e può generare dei rimborsi Irperf. Per maggiori informazioni: Quando viene pagato il rimborso Irpef 2022? Novità
Per la disamina completa delle detrazioni per spese mediche e sanitarie, leggi la guida: Detrazioni per spese mediche: quali sono e casi particolari
Ulteriori approfondimenti:
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