Caro Gas è diventato un salasso in molti Paesi, ma per contrastare aumenti stellari ci pensa l’Unione Europea, ed ecco come.
Caro Gas, trovato l’accordo tra gli Usa e l’Unione europea
Il Caro gas è un problema da non sottovalutare, come effetto della guerra tra Russia e Ucraina. Dunque sono stati giorni di fermento per tutti i paese europei che hanno deciso di sfruttare il loro potere contrattuale per fare nuovi accordi. Anche perché se da una parte le scorte fino all’estate dovrebbero bastare, dall’altra c’è il bisogno di rifornimenti per far fronte al prossimo inverno.
Così i Paesi Europei hanno siglato un accordo per sostituire il gas russo con quello americano. Si tratta di un acquisto relativo a 15 miliardi di metri cubi di gas liquido per l’anno 2022. Anche se però c’è la volontà di aumentare fino a 50 miliardi per il 2030, in modo da progredire sempre di più alla sostituzione della dipendenza europea dall’energia fino ora acquistata dalla Russia. Una misura che va a colpire l’economia russa, ma presa proprio come conseguenza dell’invasione nei confronti del popolo ucraino.
Un accordo storico che coinvolgerà anche l’Italia
Il gas arriverà liquefatto tramite le navi americane nel vecchio continente. L’annuncio dell’accordo tra Biden e Ursula Von der Leyen è un passo storico per l’unione tra i due continenti. Ma la novità coinvolgerà anche il nostro Paese, infatti Draghi ha annunciato che l’Italia farà fronte all’acquisto della sua quota senza alcun problema. Questo perché l’Italia fino ad oggi ha avuto problemi di riqualificato per assorbire il gas liquefatto.
Il premier italiano ha annunciato che la nostra Nazione comprerà altri due riqualificatori galleggianti. Nel vertice di Bruxelles si è tenuto conto anche delle diverse necessità delle nazioni. Proprio perché non tutti hanno la stessa dipendenza dal gas russo, come l’Italia. Un percorso a tappe che però prevede un fronte comune di tutti i leader europei. Infine l’Italia contro il caro bollette ha anche disposto la mappa per aumentare le estrazioni già dai siti attivi.
Caro gas, cosa può fare ancora l’Unione Europea
Il nuovo accordo tra Unione Europea è solo il primo passo per cercare di contrastare sia il caro gas che quello dell’energia. Tuttavia sono varie le opzioni su cui si sta lavorando, compresa quella proposta dal nostro Presidente del Consiglio Mario Draghi. Secondo lui, infatti, sarebbe opportuno fissare un tetto massimo sul costo dell’energia e del gas. Anche se ci sono altre strade che porteranno alla diversificazione delle fonti da cui acquisirne. Si pensa anche alla possibilità di istitutire un fondo europeo per far fronte ai rincari, anche se ancora non si sa come dovrebbe essere gestito.
Gli aumenti dei prezzi, non solo di gas, ma anche di benzina, energia e materie prime stanno davvero mettendo a dura prova la tenuta economica di molte famiglie. Almeno 4 milioni di nuclei familiari sembrano aver dichiarato di trovarsi in difficoltà. Perché dobbiamo anche pensare che le famiglie e le imprese sono passate dalle restrizioni del Covid alle restrizioni dovute al conflitto nel cuore dell’Europa. E come se non bastasse è previsto anche un piano per la gestione dei migranti che in massa stanno scappando dalle terre del conflitto.