Dopo gli ultimi interventi normativi sui bonus edilizi, tra restrizioni e riaperture alle cessioni dei crediti di imposta e al quadro dei visti e delle asseverazioni necessarie, i bonus dell’edilizia sembrerebbero avere delle regole assestate. La presente guida, dunque, chiarisce quali siano i beneficiari e quali sono gli interventi previsti per il bonus ristrutturazioni. Infine, la guida spiega come procedere per la detrazione diretta del bonus nella dichiarazione dei redditi e quali adempimenti risultano necessari.
Bonus ristrutturazioni, chi sono i beneficiari?
I beneficiari del bonus ristrutturazioni, come degli altri bonus edilizi, sono:
- i proprietari e i nudi proprietari;
- i titolari di diritti reali come uso, usufrutto, superficie e abitazione;
- gli inquilini, i comodatari e i loro familiari conviventi.
In genere, sono ammessi ai bonus edilizi le persone fisiche e, per certi lavori, anche gli enti e le imprese. I costi relativi ai lavori fatti sulle parti comuni degli edifici e che riguardino tutte le unità abitative componenti il singolo condominio, devono essere ripartite sulla base delle quote millesimali delle proprietà.
Cosa si intende per parti comuni di un edificio ai fini del bonus ristrutturazioni?
Le parti comuni di un edificio comprendono il suolo sul quale sorge l’edificio, i lastrici solari e i tetti, le opere, i manufatti e le installazioni di qualunque genere utili all’utilizzo comune. Rientrano nella definizione di parti comuni di un edificio gli impianti per il gas o per l’acqua o per l’energia elettrica, quelli per il riscaldamento.
Bonus ristrutturazioni, fino a quando si può utilizzare la detrazione fiscale?
Il bonus ristrutturazioni si può utilizzare fino al 31 dicembre 2024. La detrazione Irpef spetta nella misura del 50% per dieci anni. La spesa massima ammissibile per la detrazione è pari a 96 mila euro per ciascuna unità immobiliare. Nel massimale di spesa sono comprese le pertinenze anche se accatastata in via separata.
Quali sono gli interventi ammessi nel bonus ristrutturazione?
Gli interventi che rientrano nel bonus ristrutturazione sono:
- quelli di recupero edilizio, consistenti nella manutenzione straordinaria, nel restauro, nel risanamento conservativo e nella ristrutturazione edilizia. In certe situazioni si può procedere anche alla demolizione e alla ricostruzione con una differente sagoma e un incremento di volume;
- quelli di ripristino o di ricostruzione degli immobili danneggiati dagli eventi calamitosi;
- gli interventi di realizzazione e di acquisto di posti auto pertinenziali o di autorimesse;
- i lavori finalizzati a misure antisismiche;
- gli interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Sono compresi anche gli ascensori e i montacarichi, strumenti tecnologici avanzati per la comunicazione che possa favorire la mobilità esterna e interna all’unità abitativa delle persone portatrici di handicap grave.
- per gli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche si può procedere anche nell’ambito del superbonus 110% o della detrazione, per tutto il 2022, al 75%.
Quali altri interventi si possono fare con il bonus ristrutturazioni?
Inoltre, rientrano nel bonus ristrutturazioni anche i seguenti lavori:
- quelli per prevenire gli atti illeciti e dunque vanno bene gli antifurti e le porte blindate;
- i lavori di cablatura degli edifici;
- gli interventi per contenere l’inquinamento acustico;
- i lavori per conseguire risparmi energetici, ovvero l’installazione di impianti che utilizzano fonti di energia rinnovabile. Per questi interventi ci si può servire anche dell’ecobonus;
- gli interventi per prevenire gli infortuni domestici;
- i lavori di bonifica dell’amianto;
- gli interventi per sostituire il gruppo elettrogeno di emergenza. In tal caso si può utilizzare un generatore di ultima generazione a gas;
- l’acquisto delle unità in fabbricati internamente ristrutturati dalle imprese. La detrazione è pari al 25% del prezzo di acquisto e la vendita deve essere effettuata entro un anno e mezzo dalla conclusione degli interventi.
Bonus ristrutturazioni, si possono detrarre le spese di progettazione?
Si può beneficiare della detrazione fiscale del bonus ristrutturazione per le spese sostenute per la progettazione. Sono inclusi nel bonus anche i sopralluoghi e le perizie, il compenso sostenuto per la relazione di conformità, gli oneri per le autorizzazione, di urbanizzazione e le denunce di inizio degli interventi. Sono altresì inclusi anche i costi per l’acquisto dei materiali e le prestazioni dei professionisti.
Bonus ristrutturazione, come si può beneficiare della detrazione fiscale?
Per ottenere la detrazione fiscale sui lavori effettuati e rientranti nel bonus ristrutturazione è necessario compiere una serie di adempimenti. Innanzitutto, se prevista, dovrà essere inviata all’Azienda sanitaria locale (Asl) competente nel territorio la comunicazione degli interventi da compiere. L’adempimento si ottempera mediante invio di raccomandata A/R prima dell’inizio degli interventi.
Bonus ristrutturazioni, come effettuare le spese per ottenere la detraibilità?
Inoltre, è necessario considerare che le spese detraibili devono essere pagate mendiate bonifico parlante (bancario o postale). Nel documento devono risultare:
- la causale del pagamento;
- il codice fiscale di chi beneficia della detrazione fiscale;
- il numero della partita Iva o il codice fiscale di chi riceve il pagamento.
Detrazione fiscale diretta nella dichiarazione dei redditi, come si fa per il bonus ristrutturazione?
Per la detrazione fiscale diretta nella dichiarazione dei redditi delle spese rientranti nel bonus ristrutturazioni, è necessario:
- che nella dichiarazione dei redditi vengano indicati i dati catastali che identificano l’immobile;
- se gli interventi vengono effettuati dal detentore, è occorrente inserire i dati della registrazione dell’atto che ne costituisce il titolo;
- infine bisogna indicare i dati richiesti per il controllo della detrazione.