Si potranno presentare fino al 31 marzo 2022 le domande per la richiesta del bonus pubblicità. L’incentivo consiste in un credito di imposta per gli investimenti pubblicitari effettuati o da effettuare nel corso di quest’anno dalle imprese. Sono inclusi nella misura anche i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali. Tutti i soggetti che presentano la domanda devono avere la residenza fiscale nel territorio nazionale. Il credito di imposta spetta nella percentuale del 50% del totale degli investimenti fatti nella pubblicità.
Bonus pubblicità, quali risorse sono a disposizione per il credito di imposta delle imprese e degli autonomi?
In totale, le risorse messe a disposizione delle imprese e dei lavoratori autonomi per il bonus pubblicità sono pari a 90 milioni di euro. Di questi, 65 milioni di euro andranno a coprire le spese effettuate sui quotidiani e i giornali, anche online. La restante quota è stata stanziata per gli investimenti effettuati in pubblicità sulle emittenti televisive e radiofoniche.
Bonus pubblicità, per quali spese può essere richiesto il credito di imposta del 50%?
In particolare, il bonus pubblicità del 50% del credito di imposta riguarda i costi sostenuti per:
- gli investimenti pubblicitari effettuati sui quotidiani e sui periodici. Vanno bene anche gli investimenti verso i giornali on line;
- le spese pubblicitarie sostenute a favore di emittenti radiofoniche e televisive a livello nazionale e locale, sia analogiche che digitali. Le emittenti non devono essere partecipate dallo Stato;
- sono esclusi dal credito di imposta le altre formule pubblicitarie, ovvero la cartellonistica, il display, le affissioni e le pubblicità sui social network o simili.
Bonus pubblicità, come presentare domanda del credito di imposta del 50%?
La procedura per la presentazione delle domande del bonus pubblicità prevede, già a partire dal 1° marzo 2022, l’invio per via telematica all’Agenzia delle entrate della Comunicazione per l’accesso al credito di imposta. Si tratta, dunque, di una specie di prenotazione di quanto spettante con la specifica degli investimenti effettuati in pubblicità e di quelli da fare entro il termine del 2022. Gli investimenti devono avere decorrenza a partire dal 2022. Quelli del 2021 richiedevano la presentazione della domanda dal 1° al 31 ottobre scorsi. Pertanto, entro il prossimo 31 marzo si potranno prenotare le risorse attendendo poi l’esito della presentazione della domanda che arriverà dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria. Sarà il Dipartimento a stilare il primo elenco dei soggetti che abbiano fatto richiesta del bonus pubblicità mediante graduatoria. Per ciascun ammesso in graduatoria, verrà indicato il credito di imposta in teoria spettante.
Credito di imposta, cosa fare dopo aver presentato la domanda del bonus pubblicità?
Inoltre, in tutto il mese di gennaio 2023 i soggetti che abbiano inviato nel 2022 la domanda per il credito di imposta del bonus investimenti dovranno integrare la domanda inviando la “Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati”. Tale dichiarazione deriva dall’articolo 47 del decreto del Presidente della Repubblica numero 445 del 2000. Si tratta sostanzialmente di un’autodichiarazione attestante gli investimenti fatti nell’anno 2022. Successivamente, sul proprio portale internet, il Dipartimento per l’informazione e l’editoria pubblicherà l’elenco definitivo dei soggetti ammessi al bonus investimento. Inoltre, tra i requisiti richiesti per l’ottenimento del credito di imposta, i soggetti che possono presentare domanda devono essere registrati presso il Tribunale oppure presso il Registro degli operatori di comunicazione (Roc) ed essere dotati di un direttore responsabile.