Il credito di imposta sui manifesti pubblicitari sarà pari al 100%. È quanto ha chiarito l’Agenzia delle entrate sul bonus introdotto dal decreto legge numero 73 del 2021 (decreto “Sostegni bis”) per favorire la ripresa del settore messo in difficoltà dall’emergenza Covid. Il bonus sui manifesti pubblicitari consiste in un credito di imposta a favore dei titolari degli impianti pubblicitari privati, o connessi ai privati, che hanno versato il canone patrimoniale per l’anno 2021 per l’affissione dei manifesti commerciali in aree aperte al pubblico o in aree pubbliche.
Credito di imposta sui manifesti pubblicitari, quanto spetta?
Per le nuove domande del bonus manifesti pubblicitari il decreto Sostegni bis assegna risorse pari a 20 milioni di euro. Si tratta di rimborsi a favore delle imprese pubblicitarie per il rimborso dei canone di concessione già versati nel 2021. Il credito di imposta viene quindi riconosciuto in proporzione al canone pagato nello scorso anno per un ammontare pari al canone stesso per un periodo non superiore ai sei mesi.
Bonus manifesti pubblicitari, come calcolare il credito di imposta che spetta?
Il credito di imposta spettante per i manifesti pubblicitari pertanto va calcolato seguendo determinati passaggi. Per un canone versato per un numero di mesi inferiore ai sei, ad esempio per quattro mesi, il credito di imposta è pari al 100% di quanto versato. Se il numero dei mesi è superiore a sei, il canone va riparametrato sui sei mesi. Ovvero, il contribuente deve dividere l’importo corrispondente ai canoni versati effettivamente nel 2021 e moltiplicare il risultato ottenuto per sei. Quindi se il contribuente ha pagato il canone per 8 mensilità nel 2021, l’importo pagato deve essere diviso per 8 e poi moltiplicato per 6. Se il contribuente ha versato il canone per tutto l’anno 2021, il canone pagato va diviso per dodici e moltiplicato per sei.