Il bollo auto, insieme al canone Rai e alle tasse sugli immobili (Imu e Tasi), è una delle imposte che più fa discutere. Il fatto che sia dovuta da tutti coloro che risultano intestatari di un veicolo nel Pubblico Registro Automobilistico (PRA), e per ogni veicolo, la rende, contrariamente a quanto si pensa, una tassa di proprietà e non una tassa di circolazione. Anche perché da tempo è stato confermato come questa tassa sia dovuta a prescindere dall’uso o meno del veicolo. Il bollo si paga anche se non si circola con la propria auto. Tutti devono pagare la tassa quindi, ma pochi sanno calcolare quanto dovuto, o quanto meno, pochi sanno come si arriva all’importo da versare.
Il bollo auto negli ultimi tempi ha fatto sempre parlare di se
Del bollo auto si fa sempre un gran parlare. Si dice che andrebbe revocato, cancellato e abrogato. Qualcuno ci ha provato, ma l’operazione non è mai andata a buon fine anche per la natura stessa del bollo. Una tassa che è regolata a livello nazionale, ma gestita a 360 gradi dalle Regioni. Che nel bollo auto vedono una fonte di utile per le loro casse, di primaria importanza. Eliminare una entrata per gli enti locali non è certo cosa facile. Ultimamente sul bollo auto sono arrivate scadenze posticipate, rinvii e cancellazione di sanzioni e interessi.
L’emergenza Covid ha indotto il governo a varare provvedimenti di aiuto per le famiglie colpite dalle limitazioni per il Coronavirus. Tra questi provvedimenti, anche lo slittamento delle canoniche scadenze annuali del bollo. Inoltre, nelle ultime sanatorie dei debiti, come la rottamazione e il saldo e stralcio anche i bolli arretrati possono essere saldati in misura agevolata, con sconti su sanzioni e interessi. E sulle rate di questi provvedimenti sono state date altre proroghe a quelle già scadute. E anche la cancellazione automatica delle cartelle obsolete (quelle prima del 2010), al di sotto di 5.000 euro, ha riguardato il bollo auto. Per il bollo auto del 2022 nessuna novità però, nessuna proroga o scadenza posticipata.
Il calcolo del bollo auto, dove controllare quanto pagare
Collegandosi al sito “online.aci.it” si può calcolare on line il bollo dovuto. Si deve inserire il genere di veicolo (autoveicoli, motoveicoli, ciclomotori, minicar e rimorchi), la targa e la Regione di residenza ed il gioco è fatto. Sul sito dell’Automobile Club Italia se il pagamento è dopo la scadenza, si riesce a calcolare anche la sanzione eventualmente dovuta. La stessa operazione può essere effettuata mediante il sito dell’Agenzia delle Entrate (agenziaentrate.gov.it), collegandosi al quale si viene riportati tramite il tasto accedi al servizio, al sito Aci prima citato.
Bollo auto, quanto costa e quali le tariffe per kW
Per il bollo auto conta moto la Regione di residenza del diretto interessato al pagamento, cioè il contribuente. Esenzioni e riduzioni tariffarie sono decise dalle giunte regionali. Ma restano le regole fissate dallo Stato in materia di pagamento del bollo. Che è collegato alla potenza del veicolo espressa in KW e alle emissioni inquinanti. Per esempio, sui veicoli euro 0 si paga 3 euro a kW se la potenza del veicolo è fino a 100 kW, mentre si paga 4,50 euro a kW per veicoli di potenza superiore a 100 kW. È pari, rispettivamente 2,50 euro e 4,35 euro per i veicoli euro 1 sotto o sopra i 100 kW di potenza. Sempre con lo stesso meccanismo collegato alla potenza del veicolo, 2,80 euro e 4,20 euro per gli euro 2, 2,70 euro e 4,05 euro per gli euro 3, 2,58 euro e 3,87 euro a kW per veicoli euro 4 ed euro 5 ed euro 6.