Scattano i controlli dell’Inps sull’assegno unico, così titolano molti quotidiani. Infatti da oggi primo marzo, entra ufficialmente in atto l’era dell’assegno unico universale sui figli sotto i 21 anni di età.
Un cambiamento epocale di tutte le misure di welfare per la prole. Molte delle quali scompaiono proprio da oggi, sostituite dal nuovo strumento.
Moltissimi i lavoratori che hanno già fatto domanda e che allo stesso tempo hanno già ottenuto la loro certificazione Isee in corso di validità. Ma quando iniziano i pagamenti?
Assegno unico, prima i controlli, più i pagamenti
Come ogni novità, soprattutto quando sono novità profonde e radicali come lo è questa dell’assegno unico universale, i tempi per l’effettiva entrata a regime tutto sono tranne che brevi.
E immaginiamo che ci vorrà del tempo affinché i richiedenti inizino ad essere pagati. Fino al mese di febbraio tutto come prima, con i lavoratori che hanno ricevuto gli assegni per il nucleo familiare anche sui figli under 21 oggi rientranti nel perimetro dell’assegno unico universale. Ed anche le relative detrazioni. Tutto in busta paga come sempre. Il datore di lavoro come sostituto di imposta a completare i pagamenti in busta paga.
Da adesso sarà l’Inps direttamente, a versare il corrispettivo spettante per l’assegno unico ai lavoratori. Direttamente sul conto corrente dei diretti interessati, che in sede di compilazione della domanda hanno indicato l’Iban.
Ma prima dei pagamenti, l’Inps dovrà dare luogo prima ai controlli del caso.
Controlli sulla veridicità dei dati dichiarati dagli interessati nelle Dsu (Dichiarazione sostitutiva unica) per l’Isee, ma non solo.
Pratiche accolte in pagamento dopo il 15 marzo
Difficilmente, proprio per via dei controlli necessari dell’Inps, i lavoratori riceveranno l’assegno unico prima del 15 marzo prossimo.
Più attendibile l’ipotesi che vuole il pagamento, sopraggiungere dopo la prima metà del mese di marzo.
Ma solo per le pratiche accolte. Infatti, come già detto, scattano i controlli Inps sulle domande per ricevere l’assegno unico per i figli sotto i 21 anni di età.
Più facili i controlli per chi non ha un Isee, dal momento che l’assenza della certificazione fa percepire l’assegno unico base da 50 euro al mese a figlio.
Le banche dati utilizzate dall’Inps per il controllo delle istanze di assegno unico universale
I controlli dell’Istitito Nazionale di Previdenza Sociale, saranno capillari, con l’incrocio di molte banche dati.
L’Inps le consulterà per verificate in modo automatico se ci sono i requisiti per rilasciare l’assegno unico universale per i figli ad ogni richiedente. Visto l’altisonante numero di domande già pervenute (oltre 2,7 milioni alla data di oggi), è evidente che ci vorrà del tempo.
I controlli saranno automatizzati e telematici naturalmente. Si parte dall’interrogazione all’Anagrafe nazionale della popolazione residente, al fine di verificare la validità dei primi requisiti utili, tra cui la residenza in Italia da almeno due anni, la cittadinanza e la composizione del nucleo familiare.
Poi si passa a quelli successivi, su redditi, lavoro, eventuale permessi di soggiorno, iscrizione dei figli tra 18 e 21anni alle scuole.
Assegno unico universale, le cifre si ricavano con simulatore
Come abbiamo detto, se tutto in regola, se l’Inps accoglie l’istanza verificando la correttezza di tutti i requisiti, dopo il 15 marzo si dovrebbe partire con i primi pagamenti. Per capire quanto spetta di assegno, l’Inps ha facilitato il compito producendo sul portale ufficiale dell’Istituto, il simulatore di calcolo.
In effetti sul sito Inps.it c’è il simulatore dell’assegno unico, che permette, con semplici passaggi e rispondendo a poche domande (che poi sono alcune di quelle che andranno inserite nella domanda), di risalire all’importo di assegno unico universale spettante.
La procedura di simulazione è assai semplice ed aperta a tutti dal momento che non servono autenticazioni, password e pin, cose che invece servono per la presentazione della domanda. L’Inps precisa però che il risultato della simulazione va preso come dato puramente indicativo. Solo al termine dell’istruttoria si conoscerà il reale valore dell’assegno unico assegnato al richiedente.
La guida all’assegno universale, tutte le maggiorazioni eventualmente spettanti
Si rammenda che l’assegno unico viene assegnato mese per mese per ciascun figlio ma variabile in base alla condizione economica del nucleo familiare come si evince dall’Isee. Vanno considerate infatti tutte le varie maggiorazioni previste che per esempio vanno da 15 ad 85 euro per le famiglie con 3 figli, oppure quella forfettaria da 100 euro per famiglie con 4 o più figli. Ma c’è quella di 30 euro al mese in più a figlio in presenza di entrambi i genitori lavoratori o i 20 euro in più per le mamme under 21. Va ricordato che per i figli disabili scompare il limite di età dei 21 anni non compiuti come requisito per avere accesso alla misura.
Le famiglie con figli disabili riceveranno l’ assegno unico senza limiti di età dei figli. Per i minorenni disabili extra assegno di 105 euro al mese se non autosufficienti, 95 euro al mese con disabilità grave e 85 euro al mese con disabilità media.