Dalle misure fiscali agli incentivi per avviare le attività, dall’agricoltura alla pesca e a tutte le filiere, non mancano le misure a sostegno. Con la legge di Bilancio del 2022, cioè con la legge n° 234 del 2021, sono stati messi nel piatto 2 miliardi di euro di dotazioni per sostenere quelli che sono alcuni dei settori trainanti della nostra economia nazionale.
L’agricoltura, la pesca e tutte le filiere a loro collegate dimostrato di risultare importanti per l’Italia e per il suo governo. Ma cosa si può sfruttare nel settore e quali sono le misure che sfrutteranno queste ingenti dotazioni? Vediamo con questo articolo di approfondire il tutto elencando una per una le agevolazioni di questi settori.
Cosa cambia dal punto di vista fiscale per l’agricoltura
Per gli allevatori e gli agriturismo niente più Irap dal primo gennaio 2022. La novità è tremendamente importante dal momento che parliamo di una imposta regionale sulle attività produttive che grava dal 1997 su chi svolge abitualmente una attività autonomo in cui si effettua la produzione di beni e servizi o il loro scambio.
Altra novità importante in materia fiscale per le aziende e gli imprenditori agricoli riguarda le cartelle di pagamento. Slitta anche per loro la scadenza di tutte le cartelle esattoriali che sono state notificate ai diretti interessati entro il 31 marzo 2022. Non devono essere saldate entro i consueti 60 giorni ma entro 180 giorni. Inoltre possibile ottenere la rateizzazione delle cartelle senza addurre motivazioni particolari purché il debito complessivo sia sotto la soglia dei 60.000 euro. Per debiti superiori invece occorre presentare la documentazione inerente lo stato di difficoltà che spinge il contribuente a chiedere i benefici del rientro dilazionato del debito.
Cambiano anche i limiti per decadere dal beneficio delle rate. Per tutte le rateizzazioni chieste ed ottenute a far data dal primo gennaio 2022, la decadenza scatta nel momento in cui si omettono i versamenti di 5 rate. In questo caso peggiorano i termini dal momento che per le dilazioni concesse prima del 9 marzo 2020 le rate saltate per finire con la decadenza del beneficio erano 18 anche non consecutive e per quelle successivamente concesse era di 10 rate.
Niente Irpef sui redditi dominicali e agrari
Come è noto i terreni agricoli ai fini Irpef vengono tassati in base ai redditi dominicali ed agrari come si evincono dalle visure catastali degli stessi terreni. Per gli imprenditori agricoli professionali e per i coltivatori diretti la legge di Bilancio ha prorogato la detassazione di questi redditi. Non si tratta quindi di una novità, dal momento che la detassazione dei redditi agrari e dominicali tanto per gli imprenditori agricoli professionali che per i coltivatori diretti è stata attiva dal 2017 al 2021.
Altra proroga riguarda le detrazioni d’imposta conosciute come bonus verde. In questo caso più che per il settore agricolo nello specifico, il bonus riguarda tutti i contribuenti che sostengono spese relative agli interventi di sistemazione delle aree private o degli edifici, trasformandole in aree verdi o ripristinando il verde.
Una detrazione prevista fino a 5.000 euro di spesa con percentuale pari al 36%. Gli interventi agevolabili sono anche quelli relativi a manutenzione del verde, a realizzazione di pozzi, coperture a verde, giardini anche pubblici e impianti di irrigazione.
Le misure specifiche in campo agricolo
Resta attiva anche per il 2022 la compensazione forfettaria per la cessione di bovini e suini. Proroga quindi per il regime speciale con la compensazione forfettaria del 9,5%. Sale a 2 milioni di euro invece il tetto massimo di credito d’imposta e dei contributi compensabili. Di proroga in proroga va segnalata anche quella relativa all’obbligo di adottare il registro telematico di movimentazione per i cereali. Slitta tutto al 30 aprile 2022.
Ancora un anno di vita per la decontribuzione prevista per gli under 40 coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali. La proroga termina il 31 dicembre 2022. Un esonero dal versamento dei contributi previdenziali al 100%. Serve però che l’iscrizione del soggetto fino a 40 anni di età alla previdenza agricola sia pervenuta entro il 31 dicembre 2022. La decontribuzione è fissata in massimo 24 mesi. L’esonero quindi, riguarda tutti i contributi relativi alla quota invalidità, superstiti, vecchiaia e perfino al contributo integrativo addizionale.
Capitolo incentivi in agricoltura
Un occhi di riguardo alle donne e ai giovani che decidono di intraprendere una attività in agricoltura è un altro argomento che è stato affrontato nella legge di Bilancio. Mutui agevolati a tasso zero per le donne che decidono di investire nel settore. Il mutuo concesso in misura pari al 60% delle spese ammissibili, è di 120 rate come numero massimo di dilazione ammissibile. Sempre relativamente agli investimenti, il 35% viene considerato per un contributo a fondo perduto.
Questi incentivi si rivolgono ad imprese (a prescindere dalla forma con cui sono costituite) che subentrino nella conduzione di un intera azienda agricola. Occorre che l’impresa subentrante che decide di provare ad ottenere i benefici degli incentivi prima citati, rispetti alcune condizioni. In primo luogo deve essere condotta da giovani di età compresa tra i 18 ed i 40 anni o da donne a prescindere dalla loro età.
Incentivi e agevolazioni sono stati previsti anche per i territori indicati dalla delibera del Consiglio dei Ministri relativamente ai danni da incendi boschivi. Nella delibera c’è l’elenco delle aree interessate.