Il decreto Milleproroghe spacca la maggioranza. L’esame degli emendamenti al Decreto Milleproroghe che deve essere convertito, pena la decadenza, spacca la maggioranza. L’ago della bilancia è rappresentato da Lega e Forza Italia che si smarcano da M5S e Pd.
Perché salta il limite all’uso del contante?
Il decreto Milleproroghe è al vaglio della Commissione Bilancio e Affari Costituzionali, i tempi sono stretti, quindi passerà in aula con la fiducia. Questo implica che il testo votato in Commissione al 98% sarà definitivo e le novità non mancano.
La prima novità importante di questi minuti è che Forza Italia e Lega votano insieme a Fratelli d’Italia e salta il limite all’uso del contante. Il decreto Milleproroghe lo aveva fissato a 1.000 euro. Tale limite era già in vigore dal primo gennaio 2022. Secondo le prime indiscrezioni l’emendamento presentato da Fratelli d’Italia sarebbe passato per un solo voto, ma questo basta a far traballare gli equilibri su un tema così importante per la lotta all’evasione fiscale.
Con il voto in Commissione il tetto al limite dell’uso del contante sale nuovamente a 2.000 euro.
Governo in difficoltà anche su ex Ilva
Non è questo l’unico tema che sta spaccando la maggioranza, infatti in Commissione Bilancio e Affari Costituzionali, sede in cui si stanno analizzando gli emendamenti presentati, il Governo è già andato sotto 4 volte. L’altro tema scottante sono i finanziamenti all’ex ILVA, ora partecipata da Invitalia. Il decreto prevedeva 575 milioni di euro per le bonifiche, le stesse erano fortemente volute dal ministro Giancarlo Giorgetti. La debacle è stata determinata dal fatto che sebbene i fondi fossero destinati alla decarbonizzazione, vi erano segnali che facevano pensare che in realtà fosse solo un modo per immettere nuove liquidità nelle casse dell’azienda, ciò a scapito della popolazione tarantina. la reazione è tale che alcuni ex esponenti del M5S stanno già chiedendo le dimissioni di Giorgetti.