Nuovi contributi a fondo perduto per il settore del turismo. Tra accesso alla piattaforma ed erogazione del credito un probabile click day.
Nuovi contributi a fondo perduto, chi può richiederli
Il Ministero del turismo ha reso noto la possibilità di ricevere dei contributi a fondo perduto per le aziende che operino nel settore turistico. Ci saranno due date da non dimenticare. La prima riguarderà la possibilità di accedere alla piattaforma messa a disposizione e la registrazione degli aventi diritti. Mentre la seconda fase riguarderà l’avvio dell’istanza ai fini dell’ottenimento del contributo a fondo perduto.
Dunque le domande saranno da presentare solo secondo la procedura online, pena la nullità. Potranno presentare istanza i seguenti soggetti economici:
- alberghi;
- centri termali;
- strutture ricettive;
- agriturismi;
- stabilimenti balneari;
- parchi acquatici e faunistici;
- imprese che operano nel settore fieristico e congressuale.
Due date importanti da segnare sul calendario
La prima data importante è quella di oggi 21 febbraio, perché Invitalia ha reso note le linee guida per la richiesta di contributo. Le domande possono essere presentate dal 28 febbraio al 30 marzo 2022 attraverso la piattaforma web di Invitalia. Le richieste saranno esaminate in ordine cronologico di arrivo. Al termine della verifica verrà pubblicata la graduatoria delle domande ammesse.
E’ meglio tenersi pronti, perché occorrono dei documenti precisi. Ad esempio l’accesso è previsto solo tramite sistema pubblico di identificazione digitale SPID, carta di identità elettronica (CIE) o carta nazionale dei servizi (CNS) all’apposita procedura online.
Inoltre inserire i propri dati e firmare digitalmente il modulo pdf generato. Una volta effettuato l’invio, sarà la stessa piattaforma ad attestare l’avvenuta presentazione della domanda, recante giorno, ora e codice identificativo della domanda stessa.
I tipi di contributi che verranno concessi
Sono previste due forme di incentivo:
- credito d’imposta fino all’80% delle spese, cedibile a soggetti terzi (banche e altri intermediari finanziari)
- contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese, per un importo massimo di 40.000 euro (questo limite può essere aumentato a 100.000 euro in presenza di particolari requisiti legati a digitalizzazione, imprenditoria femminile e giovanile, mezzogiorno).
Il contributo a fondo perduto può essere aumentato:
- fino a 30 mila euro se almeno il 15% delle spese sono destinate alla digitalizzazione e innovazione delle strutture in chiave tecnologica ed energetica;
- fino a 20 mila euro per le imprese con i requisiti previsti dall’art 53 del Decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198. Più precisamente: per l’imprenditoria femminile, per le società cooperative e le società di persone costituite per almeno il 60% da giovani fino a 35 anni; per le società di capitali con almeno i due terzi quote possedute da giovani e con organi di amministrazione costituiti per almeno i due terzi da giovani; per le imprese individuali gestite da giovani, che operano nel settore del turismo;
- fino a 10 mila euro per le imprese con sede operativa in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.