Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22 febbraio 2022 il decreto del Ministero della Salute che dispone un’indennità Covid agli operatori sanitari una tantum.
Lavoratori in somministrazione per fronteggiare l’emergenza Covid
L’emergenza epidemiologica ha fatto salire a galla i problemi del comparto sanità che si è ritrovato ad avere carenza di personale nel periodo in cui c’era maggiore bisogno di aiuto. Naturalmente questo ha costretto le Regioni a provvedere attraverso contratti “precari” e a ricorrere a lavoratori in somministrazione. Gli stessi hanno un contratto che prevede minori garanzie rispetto a coloro che hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato e proprio per tale motivo è stato previsto per loro un piccolo premio, cioè l’indennità Covid per gli operatori sanitari in somministrazione.
Importi dell’indennità Covid agli operatori sanitari in somministrazione
Il Ministero della Salute riconosce l’impegno profuso dagli operatori sanitari con contratto di somministrazione e dispone nei loro confronti il pagamento di un’indennità una tantum. La stessa ha un importo di 791,76 euro. Il provvedimento riguarderà circa 10.000 operatori sanitari. Questi potranno ricevere l’indennità in modo automatico, cioè senza che sia necessario proporre domanda. Le somme saranno infatti destinate alle agenzie di somministrazione che dovranno poi girare gli importi agli operatori sanitari.
L’indennità in favore degli operatori sanitari in somministrazione era stata prevista all’interno dell’articolo 18 bis della legge di conversione del primo Decreto Sostegni (Dl 41 del 2021) e diventa operativa dopo 9 mesi dalla sua approvazione.
Riguarda i lavoratori in somministrazione del comparto sanità che erano in servizio alla data del primo maggio 2021.
Deve essere ricordato che l’articolo 10 bis del Decreto Ristori prevede che le indennità connesse alla crisi epidemiologica siano tutte detassate, questo implica che il bonus di 791,76 euro non concorre a determinare il reddito imponibile e di conseguenza è esentasse.
Come saranno distribuite le risorse?
Le risorse a disposizione per l’indennità Covid per gli operatori sanitari è di 8 milioni di euro.
La Regione che avrà il numero maggiore di beneficiari sarà la Lombardia con 2294 operatori. Seguono la Toscana con 1062 operatori, la Campania con 1039 operatori sanitari in somministrazione, il Piemonte 1004. Tutte le altre Regioni hanno numero inferiori. Il Lazio, ad esempio, pur essendo una Regione con un’alta densità di popolazione, ha avuto bisogno di soli 435 operatori, il Molise 11 e le Marche 7.
Si è già sottolineato che per accedere all’indennità Covid per gli operatori sanitari in somministrazione non è necessario proporre domanda. Le Regioni assegnano alle Aziende e agli Enti del Servizio Sanitario Regionale e ai soggetti utilizzatori, le risorse previste. Questi trasferiscono i fondi di competenza alle agenzie di somministrazione. Le ultime a loro volta trasferiscono entro 30 giorni l’indennità ai singoli operatori del comparto sanità. Questo implica che potrebbe volerci ancora qualche mese prima che gli operatori riescano ad accedere alle somme di loro spettanza.