Riparte il mercato delle cessioni del credito di imposta e dello sconto in fattura legati al superbonus 110% e bonus edilizi. Il Banco Bpm risulta già operativo alle operazioni dopo la sospensione dettata dalle nuove disposizioni del decreto “Sostegni ter”. AnchePoste Italiane e Cassa depositi e prestiti stanno per mettersi nuovamente al lavoro. La nuova operatività delle operazioni di cessione del credito e dello sconto in fattura arriva dopo l’approvazione del Consiglio dei ministri dei provvedimenti che rivedono le norme del decreto di gennaio.
Bonus e superbonus casa, ecco le novità per la cessione del credito di imposta e sconto in fattura
Proprio con le nuove regole del governo in merito alla cessione dei crediti di imposta e alla corretta applicazione dello sconto in fattura sui bonus e superbonus edilizi, è possibile realizzare la prima cessione, la seconda e la terza. Si tratta di tre passaggi che ampliano la circolazione della “moneta fiscale” anche se con delle limitazioni ben precise rispetto a quanto avveniva fino al 16 febbraio scorso. La prima cessione diventa operativa dopo la realizzazione degli interventi rientranti nel superbonus 110% e dei bonus e la maturazione della detrazione.
Quando si può cedere più volte il credito di imposta sui superbonus e bonus casa?
In prima battuta rimane possibile beneficiare delle agevolazioni fiscali in edilizia con lo sconto in fattura. Lo sconto determina una successiva cessione del credito di imposta maturato. Questo ultimo passaggio si può fare a qualsiasi soggetto, senza che vi siano particolari limiti. La prima cessione del credito di imposta rimane, pertanto, libera. La stretta può avvenire in caso di secondo e di terzo passaggio. Infatti, in seconda battuta, ovvero per i trasferimenti susseguenti, la cessione si può fare solo in un ambito controllato. E, pertanto, la seconda e la terza cessione del credito di imposta può avvenire solo a favore delle banche e degli intermediari finanziari elencati dall’articolo 106 del Testo Unico Bancario (Tub). Sono compresi nell’elenco anche i gruppi bancari e le assicurazioni.
Bonus casa, no alle cessioni parziali e pene più severe ai tecnici che fanno le asseverazioni
Una novità sulle cessioni dei crediti di imposta sui bonus e sui superbonus edilizi partirà per le operazioni a decorrenza del 1° maggio 2022. Il provvedimento prevede che, una volta comunicata la prima operazione di cessione del credito di imposta, il credito stesso non potrà essere spacchettato attraverso il trasferimento parziale. Per garantire l’interezza dell’operazione, al credito verrà attribuito un codice identificativo univoco che servirà a identificarlo. Infine, pene più severe sono previste per i tecnici abilitati che effettuano le asseverazioni relative ai bonus edilizi. Nel caso in cui forniscano false informazioni sul visto da apporre, è prevista la reclusione da 2 a 5 anni. La norma punta soprattutto a punire le false asseverazioni relative alle effettive realizzazioni degli interventi che beneficiano dei bonus casa.