Dopo la decisione del Tribunale di Roma di dichiarare inammissibile la Class Action, promossa da Federconsumatori, inerente il corretto calcolo delle imposte sui Buoni Fruttiferi Postali e a cui avevano aderito già migliaia di risparmiatori, l’associazione annuncia il ricorso avverso tale decisione. I risparmiatori possono continuare a sperare.
Class Action di Federconsumatori contro Poste Italiane
La controversia nasce in seguito alla sentenza del Tribunale di Bergamo che ha sanzionato Poste Italiane per il calcolo errato della tassazione applicata sui Buoni Fruttiferi Postali della serie Q emessi tra il luglio 1986 e il 31 ottobre 1995. In basso sono presenti i link degli approfondimenti su questa annosa questione.
Partendo da questa sentenza, Federconsumatori aveva proposto una class action a cui avevano dato la pre-adesione migliaia di risparmiatori in possesso dei titoli emessi da Poste Italiane e garantiti dallo Stato.
Preliminare alla vera trattazione della questione è il giudizio di ammissibilità che il Tribunale Civile di Roma ha rigettato lo scorso mese di gennaio 2022 per carenza di presupposti. Tra le motivazioni addotte vi è il fatto che il contraddittorio doveva essere integrato anche nei confronti di Cassa Depositi e Prestiti e nei confronti del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Inoltre la Class Action è disciplinata nel Codice dei Consumatori, ma i ricorrenti non possono essere considerati tali in quanto sono investitori.
Buoni Fruttiferi Postali: Federconsumatori impugna l’ordinanza di inammissibilità della class action
Federconsumatori ha dichiarato di trovare inspiegabile e opinabile la motivazione con cui il Tribunale Civile di Roma ha dichiarato con ordinanza inammissibile la class action. Il presidente di Federconsumatori Michele Carrus sottolinea che nelle settimane trascorse l’associazione ha ricevuto molteplici sollecitazioni a proseguire la strada intrapresa. Di conseguenza è stata presa la decisione di proseguire e proporre reclamo alle giurisdizioni superiori avverso l’ordinanza di inammissibilità pronunciata dal Tribunale di Roma. Ha dichiarato: “I cittadini, che numerosi, in questi giorni, ci hanno manifestato la volontà di proseguire impugnando l’ordinanza, chiedono a gran voce giustizia. Una richiesta a cui non possiamo sottrarci.”
Rimandiamo agli approfondimenti sulla questione per ulteriori informazioni sulla questione inerente i buoni fruttiferi postali della serie Q:
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