Il Bonus Nido 2022 è una delle poche misure del welfare che restano anche dopo l’introduzione dell’Assegno Unico per i figli a carico. Ogni anno è possibile presentare la domanda e ottenere fino a 3.000 euro. Dal 24 febbraio 2022 sono stati aperti i termini per presentare la domanda, ecco chi può ottenere tale beneficio e come presentare la domanda.
Bonus nido 2022: dal 24 febbraio si può presentare la domanda
A rendere note le istruzioni per poter presentare la domanda per accedere al Bonus Nido 2022 è stata l’INPS pochi giorni prima della messa online della procedura. Il nome completo del Bonus Nido 2022 è: Bonus Nido e forme di supporto presso la propria abitazione. Infatti minori affetti da grave disabilità può essere attivato il supporto a domicilio. Questa misura può essere richiesta per i bambini da 0 a 3 anni. Di seguito le Faq più importanti.
Chi può richiedere il Bonus Nido 2022?
Il bonus può essere chiesto da genitori naturali, adottivi e affidatari a patto che sostengano il pagamento della retta.
Può essere chiesto da genitori con cittadinanza italiana o europea. Inoltre può essere chiesto da genitori con cittadinanza extra UE, ma in questo caso devono essere in possesso di un permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo oppure avere un permesso di lavoro di durata almeno semestrale.
Come presentare la domanda?
La domanda può essere presentata attraverso il sito dell’INPS accedendo con le proprie credenziali CIE, SPID o CNS, inoltre può essere presentata tramite patronati.
La domanda può essere presentata dal 24 febbraio 2022 al 31 dicembre 2022. Le fatture dei pagamenti devono invece essere allegate entro 1° aprile 2023, si può procedere tramite l’App Mobile dell’Inps, oppure tramite la procedura Web.
Tra le novità del Bonus Nido 2022 vi è la possibilità di autocertificare l’importo della fattura. Naturalmente tale autodichiarazione deve essere accompagnata dalla dichiarazione di essere a conoscenza delle conseguenze in caso di dichiarazioni mendaci. Se per uno stesso mese si è in possesso di più fatture è necessario allegarle in un unico file.
Quali dati sono richiesti?
Nella domanda devono essere indicati i dati di:
- richiedente (cioè colui che sostiene il pagamento della retta);
- denominazione e partita IVA dell’asilo nido;
- codice fiscale del minorenne ( in caso di affido pre-adottivo nazionale o internazionale, deve essere indicato il codice fiscale temporaneo rilasciato dal Tribunale o dal Comune;
- mese di riferimento;
- estremi del pagamento o della quietanza di pagamento.
Per quanto riguarda i dati dell’asilo nido deve essere indicato se trattasi di un nido pubblico o privato. Inoltre devono essere indicati i mesi per i quali si intende fruire del servizio, devono essere massimo 11 mesi nell’arco di un anno. Apparirà una schermata con indicati i mesi e gli stessi devono essere segnati con una spunta.
Se nel periodo tra settembre e dicembre il bambino compie 3 anni, per tale periodo non sarà possibile fruire del bonus nido e quindi tali mesi non sono prenotabili.
Nel caso in cui si voglia fruire del servizio a domicilio è necessario allegare la “dichiarazione di impossibilità di frequentare l’asilo nido per gravi patologie” rilasciata da un pediatra di libera scelta. In questo caso è previsto anche l’obbligo di convivenza tra il minore e il richiedente.
Si può decadere dal beneficio?
Sì, in caso di:
- perdita di cittadinanza;
- decesso del genitore richiedente;
- decadenza dall’esercizio della responsabilità genitoriale;
- affidamento del minore al genitore che non ha presentato la domanda;
- affidamento del minore a terzi.
In questo caso nell’arco di 90 giorni dalla decadenza del beneficio, si può richiedere il subentro.
A quanto ammonta il rimborso?
Si può ottenere un rimborso massimo di:
- 3.000 euro se l’ISEE minorenni è inferiore a 25.000 euro (272,82 euro al mese);
- 2.500 euro se l’ISEE minorenni è superiore a 25.000 euro e inferiore a 40.000 euro (227,27 euro al mese);
- 1.500 per ISEE minorenni superiore a 40.000 euro (136,37 euro al mese).
Il rimborso viene erogato mensilmente ma comunque non può essere superiore alla retta effettivamente versata.
Non è cumulabile con la detrazione fiscale.
L’INPS sottolinea che l’importo mensile riguarda la retta, il bollo (2 euro) e i pasti relativi alla mensilità, mentre non comprende l’IVA, l’iscrizione al nido, il pre e il post scuola.
Come sono pagati gli importi?
Gli importi sono rimborsati alle famiglie attraverso l’accredito su conto corrente postale o bancario, oppure tramite bonifico domiciliato, libretto postale o carta prepagata con IBAN, IBAN di una banca extra Italia, ma nell’area SEPA.
Nel caso in cui l’INPS rilevi degli errori nella presentazione dell’ISEE o delle omissioni, sarà necessario presentare una nuova DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica), rettificare la DSU già presentata, presentare un’idonea documentazione alla sede INPS.
Il fondo stanziato per il 2022 è di 553,82 milioni di euro. Di seguito il tutoriali INPS per la domanda Bonus asilo nido 2022