Assegno Unico: allarme INPS mancano il 70% delle domande

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A pochi giorni dalla scadenza del termine, presentate solo il 30% delle domande

Mancano pochi giorni per inoltrare la domanda per l’Assegno Unico e Universale e riceverlo nel mese di marzo (primo mese utile), ma secondo i dati resi noti dall’INPS mancano oltre 5 milioni di domande, circa il 70% di quelle attese. Presentando la domanda dopo il 28 febbraio si riceverà l’Assegno Unico nel mese successivo a quello della presentazione.

Domande inoltrate per l’Assegno Unico, mancano oltre 5 milioni di contribuenti

Nel mese di gennaio, il primo in cui era possibile inoltrare la domanda per accedere all’Assegno Unico, le domande presentate sono state oltre un milione. Per il mese di febbraio c’erano migliori attese, infatti si pensava che l’inoltro delle domande potesse avere un picco. Così non è stato. L’INPS ha reso noto che al 18 febbraio, a 10 giorni dalla scadenza prevista per ottenere l’Assegno Unico a metà marzo 2022, cioè il primo pagamento, le domande presentate sono solo 2,2 milioni. L’INPS ha invece calcolato una platea di 7,5 milioni di beneficiari.

Cosa succede se la domanda per l’Assegno Unico viene presentata in ritardo?

Occorre ricordare che se la domanda viene presentata entro il mese di giugno 2022 si potranno ricevere gli arretrati da marzo. Di conseguenza non si perdono somme, ma è evidente che non si potrà ricevere l’importo previsto già nel mese di marzo e, viste le difficoltà che gli italiani stanno affrontando, sembra abbastanza strano che le domande siano così poche.

E’ bene ricordare che l’istanza può essere presentata sul sito dell’INPS, oppure recandosi presso un patronato. L’INPS ha reso noto che la maggior parte delle famiglie che hanno già presentato l’istanza, lo ha fatto online in modo autonomo, solo ¼ delle stesse sono state presentate con intermediari (patronati). Questo vuol dire che la procedura è abbastanza semplice.

E’ possibile proporre la domanda anche senza ISEE, in questo caso si ricevono gli importi minimi e presentando l’ISEE entro il mese di giugno si potranno recuperare le eventuali maggiori somme a cui si ha diritto. Coloro che presenteranno la domanda dal 1° luglio, non potranno ricevere gli arretrati, inoltre presentando l’ISEE dopo il primo luglio non si riceveranno gli arretrati delle maggiori somme a cui si avrebbe diritto presentando fin da ora l’ISEE.

La domanda può essere presentata anche da lavoratori autonomi e partite IVA, inoltre per i figli maggiorenni che hanno meno di 21 anni e seguono un percorso di studio o formazione, possono presentare autonomamente la domanda e ricevere gli importi sul conto corrente personale, quindi non nel conto dei genitori.

L’Assegno Unico per figli a carico può essere richiesto dal settimo mese di gravidanza. Per i nati entro il 28 febbraio è possibile accedere al Bonus Mamma Domani

Come proporre la domanda per l’Assegno Unico

Per proporre la domanda sul sito INPS è necessario collegarsi al sito www.inps.it  e accedere con le proprie credenziali. Occorre avere un codice SPID, oppure CIE o CNS. Una volta effettuato l’accesso, è necessario andare alla Voce “Assegno Unico e Universale” e compilare i moduli con i propri dati anagrafici e quelli del nucleo familiare. Si allega l’ISEE se lo stesso è già disponibile si può procedere anche con la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica). E’ necessario indicare il codice IBAN su cui saranno versati gli importi direttamente dall’INPS. In alternativa, è  presentare domanda contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o 06 164.164 (da rete mobile a pagamento)

Per avere tutte le informazioni necessarie per presentare la domanda leggi gli approfondimenti:

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