Nuova Irpef 2022: novità per aliquote, detrazioni e bonus

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La riforma fiscale, con le nuove aliquote Irpef in vigore dal 2022 e le novità sulle detrazioni e sui bonus, comporta una rivoluzione nelle buste paghe dei lavoratori dipendenti, autonomi e per i pensionati. È ciò che si prospetta con i provvedimenti del governo di fine anno scorso destinati a cambiare la tassazione sui redditi. In linea generale, i maggiori vantaggi li avranno i redditi medi e alti. Ma anche per gli altri la busta paga cambierà in maniera significativa.

Nuova Irpef 2022, cosa cambia nella busta paga di lavoratori e pensionati?

Già a partire da gennaio 2022 entreranno in vigore le nuove disposizione della riforma del Fisco con la modifica degli scaglioni, delle aliquote Irpef ai fini della tassazione. Le novità sull’Irpef comporteranno, in ogni modo, anche una nuova modalità di calcolo delle detrazioni fiscali a favore dei lavoratori dipendenti e dei pensionati, ma anche dei redditi assimilati a quelli dei lavoratori. E, infine, anche nel modo di calcolare l’ex bonus Renzi di 80 euro in vigore dal 2014, poi salito di importo a 100 euro.

Riforma fiscale e Irpef, le novità per i redditi medi e alti

Una ulteriore novità nella risistemazione delle aliquote Irpef è rappresentata dall’eliminazione della detrazione fiscale per i redditi da lavoro dipendenti a partire dai 28 mila euro e fino a 40 mila euro. Contrariamente, la riforma fiscale riconosce l’esonero parziale ai lavoratori dipendenti con reddito fino a 34.996 euro. Tutte le novità fiscali avranno un impatto diverso sulle buste paga e determineranno un differente impatto per bonus e ritenute fiscali.

Riforma fiscale, come cambiano gli scaglioni e le aliquote Irpef?

Con la riforma fiscale cambiano le aliquote Irpef e gli scaglioni. Infatti:

  • la prima aliquota del 23% (rimasta invariata) viene applicata allo scaglione di redditi fino a 15 mila euro;
  • la seconda aliquota invece subisce delle modifiche. La percentuale scende dal 27% al 25% per i redditi da 15.001 a 25 mila euro e dal 38% al 35% per i redditi da 28.001 euro a 50 mila euro;
  • il quarto e il quinto scaglione vengono unificati con l’applicazione di un’unica aliquota del 43% per i redditi di oltre 50 mila euro.

Bonus e detrazioni nella riforma fiscale dell’Irpef, quali sono le novità del 2022?

La riforma fiscale del 2022 conferma anche i bonus per chi percepisce i redditi da lavoro dipendente fino a 15 mila euro. Nei casi di incapienza, quando la somma delle detrazioni risulta più elevata dell’imposta netta, la soglia può essere aumentata fino ai redditi di 28 mila euro. Tuttavia, il maggiore incremento delle detrazioni spetta ai lavoratori dipendenti con redditi a partire dai 15 mila euro. Infine, viene riconosciuta una detrazione aggiuntiva di 65 euro per i lavoratori dipendenti con redditi tra 25 mila euro e 35 mila euro. Tale detrazione è necessaria per non penalizzare chi percepisce redditi compresi in questi due estremi rispetto alle misure previste per i redditi meno elevati.

Riforma delle aliquote Irpef, detrazioni e bonus: chi si avvantaggia maggiormente nel 2022?

Il nuovo sistema delle aliquote Irpef, delle detrazioni e dei bonus permette ad alcuni di avere maggiori vantaggi fiscali in busta paga rispetto al 2021. Per chi ha redditi fiscali di 10 mila euro, il beneficio può essere quantificato in 158 euro all’anno; per i redditi di 15 mila euro annui, il vantaggio fiscale sarà di 422 euro rispetto all’anno scorso. La classe che maggiormente si avvantaggerà della riforma del Fisco sarà quella dei redditi da lavoro dipendenti per 40 mila euro l’anno. Il vantaggio sarà di 1.143 euro, mentre a 50 mila euro il vantaggio è quantificabile in 990 euro. Per i lavoratori autonomi il maggiore vantaggio fiscale risulta in corrispondenza di redditi annui pari a 50 mila euro. Il taglio dell’Irpef è pari a 810 euro all’anno (inclusa la mancata applicazione dell’Irap per le persone fisiche).

Riforma fiscale Irpef, detrazioni e assegni familiari: da quando si avranno gli effetti?

I primi effetti della riforma fiscale, delle detrazioni per i figli a carico e degli assegni familiari si avranno a partire dal mese di marzo 2022. Nelle simulazioni relative alla tassazione dei redditi non è da escludere il vantaggio che avranno i lavoratori con l’introduzione dell’Assegno unico per i figli a carico. L’assegno andrà a stravolgere anche l’insieme delle regole relative agli assegni familiari versati nelle buste paga dai datori di lavoro. Con un’ulteriore novità: l’Assegno unico universale non transiterà nelle buste paga dei lavoratori ma verrà pagato direttamente dall’Inps.